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“Quanto sta (poco) a cuore l’ospedale di Senigallia ai politici marchigiani”

Comitato Difesa Ospedale: "Se i risultati dopo 3 anni di governo sono questi, si dia un segnale sostanziale di cambiamento"

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L’Ospedale di Senigallia è ultimo nel Restyling edilizio dopo Cagli, Pergola, Urbino, Civitanova e Fano dove i lavori sono già avviati e con il problema della scarsità di personale pur in presenza di risorse disponibili.

Una miopia gestionale a livello centrale non ha utilizzato tutto il tetto di spesa ma solo in minima parte, 9 milioni di euro a fronte degli oltre 50 disponibili, per assumere sanitari.

I dati ufficiali dicono che il budget più basso tra le cinque Ast regionali è stato assegnato alla Ast di Ancona con soli 180 mila euro.

La Provincia di Ancona con 1/3 della popolazione delle Marche ha avuto un quarto delle risorse di Macerata e un quinto di quelle di Ascoli Piceno.

Una sproporzione ingiustificabile e inaccettabile al limite della discriminazione perché la realtà parla di continue segnalazioni per l’impossibilità di curarsi nel proprio territorio con pazienti obbligati a viaggi della speranza in strutture extra-regionali.

La tanto proclamata mobilità passiva che a voce il governo Regionale dice sempre di voler ridurre all’atto pratico è un macigno insormontabile da superare, se non a pagamento.

L’assessore Saltamartini chiede di avere fiducia ma se i risultati dopo 3 anni di governo sono questi e vuole invece essere credibile dia un segnale sostanziale di cambiamento, ad esempio per la specialistica di Otorino la cui attività è stata ridotta nel tempo.

Lo stesso è avvenuto nel nostro Ospedale dove l’Otorino, anziché essere dal 2017 una Unità Operativa Semplice Dipartimentale, ma così non è stato, è ora un Ambulatorio!

I medici ancora oggi non hanno sale ambulatoriali sufficienti, non hanno gli infermieri necessari, non hanno una strumentazione adeguata.

Inoltre la sala operatoria è disponibile solo una sola volta al mese e per 4( quattro!) interventi, anche di breve durata, pur in presenza di 5 medici.
E vai con le liste d’attesa!

Naturalmente nulla da imputare al personale, anzi da elogiare per il lavoro svolto pur in una situazione disagiata. La responsabilità è tutta della (dis)organizzazione in atto che senza una guida sul posto (una U.O.S.D.) non ha prodotto alcun cambiamento, anzi ha peggiorato una situazione già precedentemente precaria.

Dr. Stroppa poiché attendiamo da troppo tempo l’unità dipartimentale territoriale di Otorino adotti l’atto e dia la dignità che merita al Reparto di Otorino di Senigallia.

I senigalliesi gliene renderanno merito.

dal Comitato Cittadino per la Difesa dell’Ospedale di Senigallia

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