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Ripristino ponte tra Vallone e Cannella: “Un anno e mezzo attesi, per un mese di lavori”

Critico il PD di Senigallia: "La tanto citata burocrazia scelta come capro espiatorio ogni ritardo politico è magicamente sparita"

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Pittura edile Goffi - Trattamenti e soluzioni involucro edilizio - S. Maria Nuova
Ponte sul Misa tra Vallone e Cannella chiuso dopo alluvione 2022

Nell’ultimo Consiglio comunale il capogruppo Pd Dario Romano ha posto un’interrogazione sullo stato dei ponti cittadini chiusi dal 16 settembre 2022 a causa dell’alluvione, nel dettaglio Ponte Garibaldi e il Ponte di Strada della Chiusa che collega le frazioni di Vallone e Cannella.

Sul primo, Ponte Garibaldi, si sta compiendo una narrazione tragicomica: annunci e contro-annunci da parte della filiera di destra, che tutto si sta dimostrando tranne che una filiera. Una mancanza di comunicazione evidente e perpetuata nel tempo con il colpevole silenzio della Giunta Olivetti. Infatti, se è vero che la ricostruzione del ponte non è di competenza comunale, non è accettabile che il nostro Comune sia assente dai tavoli decisionali, anche solo per mantenere aggiornata la cittadinanza.

Vogliamo, però, in questa sede soffermarci sull’altro ponte, un’infrastruttura fondamentale soprattutto per le frazioni di Vallone e Cannella, ma anche per tutta la vallata. Come Partito Democratico abbiamo sempre posto un’attenzione particolare al ponte, troppo spesso colpevolmente dimenticato dalla destra locale e regionale. Abbiamo appreso ieri (08/02/2024 ndr) da un articolo sul Corriere Adriatico che giovedì è stata aperta la gara d’appalto i cui termini scadranno la prossima settimana, il 15 febbraio. Apprendiamo, poi, che questa procedura permetterà di far partire i lavori il lunedì successivo e che gli stessi lavori si concluderanno all’incirca in un mese.

Di fatto, dunque, la struttura commissariale ha impiegato quasi un anno e mezzo per la progettazione di un lavoro che, visti i tempi di realizzazione effettivi, è abbastanza semplice. Ora, però, la stessa struttura commissariale chiede di valutare i documenti progettuali e fare un’offerta per l’appalto in cinque giorni lavorativi. La tanto citata burocrazia scelta come capro espiatorio per ogni ritardo politico è magicamente scomparsa grazie “all’ordinanza per l’alluvione”.

Aspettiamo di ricevere il presidente Acquaroli in commissione consiliare per capire quale sarà l’ennesimo annuncio o l’ennesima scadenza non rispettata, ma noi non molleremo fino a quando i ponti non saranno ripristinati, le vasche non saranno realizzate, il rischio non sarà mitigato. Ci sono risorse come mai prima d’ora ed è importante utilizzarle bene e in tempi congrui.

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