“Possibili connessioni”: corso di arteterapia per il personale dell’ospedale di Senigallia
Un ciclo di sei incontri tenuti da Isabella Giampieretti per aiutare ad ascoltare il paziente e se stessi
Si intitola “Possibili connessioni” il percorso di arteterapia che si svolgerà presso l’Ospedale “Principe di Piemonte” di Senigallia con particolare riferimento al personale in servizio presso la Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Oncologia in collaborazione con la Direzione Medica di presidio.
Si articolerà in n. 6 incontri consecutivi, il giovedì, dalle ore 18.45 alle ore 20.15 presso l’aula formazione a partire da giovedì 8 febbraio prossimo fino al 14 marzo e sarà tenuto da Isabella Giampieretti, nota arteterapeuta, maestra d’arte e graphic designer.
L’uso dell’arteterapia permette la realizzazione di un processo creativo e introspettivo dove si impara ad entrare in contatto con se stessi e con la propria parte emozionale, ad esprimersi, a cogliere i vari aspetti della propria personalità. Questa esperienza potrà dunque essere di supporto anche agli operatori sanitari incoraggiandoli a condividere le proprie emozioni, le proprie sensazioni e i propri pensieri allo scopo di prevenire lo stress correlato al lavoro.
“Questo progetto di arteterapia – afferma la dr.ssa Valeria Benigni, della Direzione Medica di presidio – ci è sembrato molto interessante da proporre agli operatori sanitari che lavorano a stretto contatto con i pazienti oncologici e per questo ringrazio il dr. Massimo Marcellini, responsabile della Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Oncologia di Senigallia e le famiglie di pazienti che hanno contribuito alla realizzazione di questo percorso. Si ritiene infatti che esperienze di questo tipo, coinvolgenti e che permettono di entrare in una dimensione espressivo – comunicativa possono aiutare gli operatori a migliorare la qualità del loro lavoro e dunque l’assistenza ai pazienti”.
Progetti di questo genere, che si stanno diffondendo in tanti contesti assistenziali, sono rivolti a operatori sanitari, medici di famiglia, pazienti, familiari dei pazienti e caregivers. Le terapie espressive possono aiutare ad ascoltare il paziente e se stessi e quindi a sviluppare risorse personali e di gruppo.
da AST Ancona
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