Il film del mese restaurato dalla Cineteca di Bologna e proposto in sala anche dal Gabbiano sarà La signora della porta accanto, ventesimo lungometraggio di François Truffaut.

La storia si muove in una perfetta alchimia di amour fou tra Mathilde e Bernard (interpretati da due straordinari Fanny Ardant e Gerard Depardieu), con una drammaturgia che riesce a stimolare ogni volta una nuova lettura e interpretazione da parte degli spettatori rispetto a questi due esseri umani travolti da una violentissima passione, che intacca il controllo razionale sulle proprie reazioni e mina la fisicità stessa dei corpi.

Il film è apprezzabile in ogni scena grazie al nuovo restauro in 4K, supervisionato dalla direttrice della fotografia Caroline Champetier, che permette di godere appieno di luci e ombre predisposte dalla stessa insieme al regista per sottolineare nella maniera più efficace gli stati d’animo dei protagonisti, la cui relazione si fa progressivamente più “pericolosa”. Il sentimento che lega i due protagonisti del film è un legame possessivo, geloso, che spaventa sé stessi e l’altro, rasentando la follia. La narrazione procede in un crescendo costante di tensione emotiva fino all’indimenticabile finale.

Per Truffaut l’amore è sempre devastante, come ci ricorda in tanta parte della sua filmografia: basti pensare a Jules e Jim, La mia droga si chiama Julie, o Adèle H. Non c’è dubbio però che La Femme d’à côté, questo il titolo originale, sia il suo film più radicale, quello dove il desiderio è più violento ed estremo, sottoposto al binomio Eros-Thanatos che procede rettilineo, stringendo gli amanti in una morsa che li distrugge.

La signora della porta accanto sarà proiettato al Gabbiano in versione originale francese, naturalmente con sottotitoli in italiano, in un doppio spettacolo: lunedì 5 febbraio con inizio nel tradizionale orario delle 21:15 e mercoledì 7 febbraio alle ore 17.

Ricordiamo sempre che è possibile evitare la fila acquistando in qualsiasi momento il biglietto online attraverso il sito www.cinemagabbiano.it.