Ponte Garibaldi a Senigallia, Mangialardi: “Babini riporta con i piedi per terra Acquaroli”
"Ricostruzione in dieci mesi? Troppa superficialità. Forse Anas andava sollecitata quando era ancora possibile recuperare ritardi"
“Sapevamo che la ricostruzione di ponte Garibaldi non sarebbe stato un intervento facile. Oggi l’ingegner Babini riporta con i piedi per terra Acquaroli, presidente della Regione e commissario straordinario per l’alluvione, che lo scorso 1° luglio aveva assicurato con troppa superficialità che il nuovo ponte sarebbe stato consegnato in dieci mesi.
Consapevole delle difficoltà, io stesso mi sono più volte confrontato con i tecnici sulle problematiche legate alla ricostruzione e sollecitato la giunta regionale con vari atti ispettivi in consiglio a evitare di trasformare tutto in propaganda, cercando insieme soluzioni che riducessero al minimo i disagi per i cittadini e le attività economiche del centro storico. Purtroppo non ho trovato molto ascolto.
Certo è che forse Anas andava sollecitata prima, quando era ancora possibile recuperare i ritardi che si stavano accumulando. E a farlo avrebbe dovuto essere Acquaroli, non Babini, visto che Anas è stata scelta dalla giunta regionale con il dichiarato scopo di eseguire più in fretta i lavori”.
A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi, commentando le dichiarazioni dell’ing. Babini, apparse sulla stampa, il quale sottolinea come Anas, a sette mesi dalle dichiarazioni di Acquaroli, non abbia ancora reso noto il progetto per la ricostruzione di ponte Garibaldi a Senigallia.
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