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“Aspettiamo cambiamenti concreti dalla Direzione AST2 Ancona”

Lo afferma il Comitato per la Difesa dell'Ospedale di Senigallia, avanzando alcune questioni che stanno a cuore ai cittadini

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Gazebo del Comitato cittadino per la difesa dell'ospedale di Senigallia

La nuova organizzazione sanitaria delle Marche: 5 Aziende Sanitarie Territoriali, una per Provincia.
L’Ast2 di Ancona, la nostra è la più indebitata per la mobilità passiva: 38milioni di euro.

Chiaramente il nuovo direttore, dr. Stroppa, non ha la bacchetta magica per risanare l’azienda ma può fare solo affidamento sulle risorse umane disponibili in attesa del maxi concorso che porterà 48 medici tra Senigallia, Jesi, Fabriano e Cingoli (dov’era sindaco Saltamartini e aggiunta in extremis).

Sicuri di essere ascoltati poniamo sul tavolo alcuni punti che stanno a cuore ai cittadini.

La prima cosa: le risorse umane.
I camici bianchi sono pochi e soprattutto al Pronto Soccorso. I contratti fatti con i medici delle cooperative devono cessare anche per i costi esorbitanti e vanno sostituiti con l’assunzione dei medici specializzati e a tempo indeterminato che scaturiranno dal maxi-concorso.

La seconda cosa: le liste d’attesa.
La riduzione dei tempi di attesa va di pari passo con le risorse sanitarie. Il binomio è fondamentale per limitare i viaggi della speranza dei cittadini, per ridurre automaticamente la mobilità passiva e soddisfare le esigenze dei cittadini che potrebbero finalmente curarsi nella propria Provincia.

La terza cosa: l’organizzazione.
E’importante migliorarla soprattutto in presenza di risorse disponibili. E’ il caso dell’Otorino dove 5 Medici, 3 ospedalieri/dipendenti e 2 specialisti ambulatoriali/territoriali, inutilmente utilizzati in ospedale, hanno sedute operatorie solo due volte al mese e con un numero massimo di 4 interventi anche di breve durata, due soli ambulatori e liste d’attesa infinite.
Per ridurre le liste d’attesa occorre dotare l’Otorino di una U.O.S.D. con autonomia gestionale, implementare le sedute operatorie, riportare le ore di specialistica ambulatoriale sul territorio e acquistare nuove attrezzature per gli esami ambulatoriali.

Un’altro caso è il Laboratorio Analisi.
La prenotazione “imposta” dalla passata direzione (non da Stroppa) ha portato solo confusione: chi si prenota non si presenta, chi arriva senza prenotazione dice che ha urgenza, le donne in gravidanza hanno la precedenza e poi ci sono i fragili, le categorie protette… etc…
Una numerazione progressiva e un display che scandisca l’ordine d’arrivo eviterebbe il disagio.
Vista l’esperienza maturata nel settore, se consultati, siamo in grado di proporre nuove soluzioni.

Ultimo punto sono i parcheggi Ospedalieri.
Ribadiamo che la chiusura del parcheggio dello Stradone Misa, anche se dato in gestione ad un privato ma di proprietà dell’Ospedale, è inaccettabile. Penalizza i molti cittadini che dovendo accedere in Ospedale e non certo per visite di piacere non trovano stalli disponibili e sistemano, senza alcuna responsabilità, le auto come meglio possono.
Va riaperto immediatamente e all’interno dell’Ospedale va riservato un numero maggiore di posti per disabili, oggi pochi e quasi mai disponibili !!.

Egr. Direttore Stroppa noi siamo disponibili a collaborare e ci aspettiamo delle risposte.

da Comitato Cittadino per la Difesa dell’Ospedale di Senigallia

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