Successo per la lezione sulla Repubblica Romana tenuta dal prof. Marco Severini
L'appuntamento, promosso dal Rotary Club di Jesi, è andato in scena presso il locale Circolo Cittadino
Martedì 23 gennaio, nella conviviale ospitata presso il Circolo Cittadino, il Rotary Club di Jesi ha invitato il professor Marco Severini, docente di Storia dell’Italia contemporanea e di Storia delle Donne presso l’Università di Macerata, a tenere una lezione sul significato della Repubblica Romana del 1849, in occasione della seconda edizione dell’ultimo libro scritto sull’argomento, “Vivere la Repubblica romana del 1849” (Millesettecentonovantasette edizioni, 2023).
Nella foto, fatta a fine serata, compaiono il giornalista Marco Torcoletti, il dr. Mauro Ragaini, 59° presidente del Club jesino, la professoressa Lidia Pupilli, direttrice scientifica dell’Associazione di Storia Contemporanea, e il prof. Severini, ospiti.
Il dr. Torcoletti ha brillantemente moderato la serata, illustrando le novità contenute in quest’ultima ricerca che propone diversi aspetti di approfondimento: la grande atmosfera di libertà, percepita dagli abitanti dell’Italia centrale in quella congiuntura democratica inaugurata da libere elezioni per la prima volta nella penisola e dal varo di un’Assemblea Costituente che il 3 luglio 1849 promulgò una delle più moderne carte costituzionali ottocentesche; il ruolo della stampa finalmente libera dopo secoli di oscurantismo autocratico; l’incredibile attivismo femminile dimostrato a Roma come nelle principali città della Repubblica; la straordinaria partecipazione patriottica, calamitata dalla presenza di Mazzini, Garibaldi, Mameli e tanti altri; il cambio di passo assicurato all’epopea dall’arrivo a Roma di Giuseppe Mazzini e il Triumvirato dominato da quest’ultimo, condiviso con Aurelio Saffi e Carlo Armellini (sul reperimento del cui prezioso archivio, trenta anni fa, si basò la prima biografia del personaggio capitolino).
Numerose sono state le domande dei tanti soci presenti ed esse hanno spaziato tra l’importanza del recupero della memoria e degli insegnamenti democratici e mazziniani e le difficoltà dei tempi presenti che potrebbero essere meglio affrontati se si leggesse di più. “Ma – ha ricordato lo storico – gli ultimi dati sono inquietanti: dai 237 libri al giorno usciti nel 2021 siamo passati ai 287 del 2023 cosicché noi italiani siamo sempre più un popolo di scrittori, mentre una volta lo eravamo di lettori”.
L’importanza della lettura, dell’etica del dovere mazziniana e di una comunità non assente ma partecipe alla vita politica, civile e culturale hanno fatto capolino nel botta e risposta che ha pure evidenziato come la distanza tra i sempre più pochi ricchi e i sempre maggiori cittadini che vivono al di sotto o al limite della povertà vada progressivamente crescendo, anziché attenuarsi: “Secondo i recenti dati della Banca d’Italia, il 46% della ricchezza italiana è nelle mani del 5% delle famiglie: un dato inaccettabile in una società democratica, un dato che richiede un pronto intervento della politica e dei governanti”, è stato asserito. La grande lezione storica della Repubblica Romana del 1849 ha trovato, in buona sostanza, un’altra occasione di dialogo e confronto. In tempi in cui un po’ tutti credono di fare lezioni e di sproloquiare sugli argomenti più disparati, la serata ha offerto riflessioni puntuali. La conviviale si è conclusa con la consegna degli abituali doni agli ospiti da parte del sodalizio jesino.
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