Quarto appuntamento per la Rassegna “Perché non possiamo non dirci”, promossa da Associazione di Storia Contemporanea, ANPI e Scuola di Pace cittadini. Alle 17.30 di venerdì, nella Sala Conferenze della Biblioteca “Antonelliana”, Roberto Mancini introduce Lidia Pupilli, storica, docente e direttrice scientifica ASC, e Orietta Candelaresi, insegnante, pedagogista e counselor, che conversano sul tema “Perché non possiamo non dirci femministi”.

Si tratta di un momento particolarmente rilevante poiché le relatrici, forti di una lunga esperienza sul campo, porteranno due diversi punti di vista: da una parte quello della storica e ricercatrice, autrice di pregevoli volumi e saggi sulla storia delle donne, dall’altra quello della formatrice, impegnata sulle questioni relative alla pedagogia di genere e all’educazione alle differenze. Il genere e  la condizione femminile sono tuttora problemi attuali sia perché siamo ancora lontani da una parità sostanziale sia in quanto essi continuano ad animare un ampio dibattito teorico e culturale.

La stessa vicenda storica delle donne si è espressa attraverso diverse finalità che si sono tradotte in frangenti di lotta, contestazione e rivendicazione: dall’uguaglianza alla differenza, dalla libertà all’inclusione, fino ai recenti approcci (culturalista, intersezionale, extra-europeo e in particolare afro-latinoamericano) che hanno proposto tematiche (la rabbia, l’oppressione, la molestia, etc.) innovative, in una società non più duale e plasmata dalla massiccia digitalizzazione. Gli Organizzatori, che ringraziano la direzione e il personale della “Antonelliana” per l’ospitalità, ricordano che per l’ultimo appuntamento (venerdì 2 febbraio, ore 18.00) si tornerà all’Auditorium S. Rocco e che dalle parole si passerà poi alla carta, con la pubblicazione delle relazioni in un libro che sarà distribuito gratuitamente alla cittadinanza il prossimo 2 giugno, in occasione della “Festa della Pace”.

Dagli Organizzatori