“Seconda rimozione barra di ghiaia in un mese: ma qual è la pianificazione sul Misa?”
Lo chiedono PD valle Misa e Nevola, PD Senigallia, Diritti al Futuro, Vola Senigallia e Vivi Senigallia
Per la seconda volta in un mese assistiamo alla rimozione della barra di foce sul Fiume Misa. 100 mila euro stanziati per 5000 mc.
(Solamente due anni fa è stato speso 1.300.000 per 3000 mc e facciamo difficoltà a capire quale cifra sia corretta vista la distanza impressionante tra i numeri). L’altra notizia è che il luogo dello stoccaggio prevista a Senigallia è saturo, quindi il materiale viaggerà su camion verso un’altra area individuata ad Ostra.
Mancano però un sacco di informazioni nella comunicazione della Regione riguardo questi interventi: intanto se il materiale stoccato a Senigallia sia stato analizzato, sia utilizzabile o già in uso sulla spiaggia dove è stata avviata la realizzazione delle dune invernali a “protezione” della spiaggia stessa. Oppure tutto finirà in discarica, oppure se si dovranno individuare ancora altre aree di stoccaggio facendo camminare i camion avanti e indietro per la valle con materiale prelevato nel fiume. Perché è così difficile sapere quale pianificazione sia stata fatta sul Fiume Misa, come sono investite le risorse e come ridurremo il rischio?
Non è semplice avere informazioni neanche in comune a Senigallia, dove le opposizioni aspettano ancora una commissione proprio su questo tema, soprattutto per scongiurare la realizzazione di opere costose quanto dannose proprio sulla foce, di cui, non c’è alcuna rilevanza scientifica a sostenerne la bontà. L’allungamento del molo ovviamente ha però collezionato relazioni negative, tra cui quella dell’ing. Rognoli.
L’ultima richiesta al commissario Acquaroli riguarda la diminuzione dei rischi a seguito di questi lavori. Oramai sono stati spesi circa 7.000.000 in somme urgenze, non è ora di verificare se la spesa sia stata efficace prima di spendere ulteriori risorse? La copertura finanziaria non è senza fine, allora perché saccheggiare le risorse statali e regionali con continui inutili interventi sulla barra di foce, mentre i ristori arrivano “a lumaca” e i cantieri strutturali come le vasche di espansione e la riapertura delle strade nei comuni dell’interno non ci sono?
Ma se non ci serve (e io dico che nun ce serve, signori nun se serve!)... levamolo, sotteramolo, prosciugamolo!
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