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Ex Arena Italia, verità di Mangialardi: “Olivetti fa polemica per nascondere sue mancanze”

"In tre anni non è stato capace di approvare neanche una banale variante che avrebbe risolto ogni problema"

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Un commento
Maurizio Mangialardi

Il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi non ci sta e replica duramente al sindaco di Senigallia Massimo Olivetti sul caso dell’ex Arena Italia.

“Anzitutto – afferma Mangialardi – credo sia doveroso rassicurare i residenti del condominio dell’ex Arena Italia, vittime di un vero e proprio atto di terrorismo psicologico creato ad arte dal sindaco Olivetti. La soluzione del problema emerso con la richiesta dei risarcimenti dei danni provocati dall’alluvione è di facile soluzione. Sempre che, ovviamente, il sindaco ne abbia la volontà e non preferisca invece strumentalizzare i timori dei cittadini per montare un caso che non esiste. Infatti, sarebbe sufficiente che egli, anziché perdere tempo in inutili polemiche e raccontare i fatti in maniera parziale e distorta solo per nascondere le proprie mancanze, portasse immediatamente in giunta la variante che, fin dal suo insediamento, attende di essere approvata. Un semplice passaggio amministrativo che avrebbe sicuramente risparmiato ai residenti inutili preoccupazioni. Invece, Olivetti non solo lo ha colpevolmente trascurato, ma si accorge della sua esistenza oggi, dopo ben tre anni di governo, a causa della drammatica alluvione dello scorso anno. Senza contare che ciò ha ritardato il mancato incasso per il Comune di oltre 100 mila euro di oneri di urbanizzazione, arrecando di fatto un danno erariale all’ente. E allora occorre ricostruire bene la vicenda e far conoscere ai cittadini la verità, così da capire chi davvero ha il dovere di presentare quelle scuse che oggi Olivetti chiede a me di formulare ai residenti”.

“Nell’ambito della concessione edilizia deliberata dalla mia Amministrazione all’impresa che si è occupata del recupero dell’ex Arena Italia – spiega Mangialardi – nei primi mesi del 2020 sarebbe stato necessario adottare definitivamente i contenuti della variante finale alle opere di urbanizzazione che non interessava assolutamente i nuovi appartamenti, bensì alcuni aspetti migliorativi dello spazio pubblico circostante come l’eliminazione di un gradino e altri dettagli legati alla pavimentazione e all’illuminazione della piazza. Piccoli interventi totalmente concordati con la Soprintendenza. Mancava dunque solo la variante conclusiva, che l’impresa avrebbe dovuto presentare nelle settimane seguenti all’Amministrazione per la definitiva approvazione. Purtroppo, come noto, lo scoppio della pandemia da Covid-19 e il seguente lockdown sconvolsero l’ordinario agire sia dell’impresa che degli uffici comunali, ritardando l’avanzamento della pratica. Un piccolo intoppo che tuttavia, rappresentando un passaggio burocratico più formale che sostanziale, non avrebbe compromesso l’effettiva abitabilità dell’edificio. E’ però evidente che una volta cessata l’emergenza sanitaria, l’atto avrebbe dovuto essere approvato quanto prima. Un compito che sarebbe spettato al centrodestra uscito vincente dalle elezioni comunali del 2020. Invece così non è stato. E che a oltre tre anni dal suo insediamento Olivetti non sia riuscito a farlo, ha oggettivamente dell’incredibile e la dice lunga sulle competenze della sua giunta. Non pago dei ritardi accumulati a causa della sua ignavia, oggi il sindaco annuncia pubblicamente che si rivolgerà direttamente alla Regione Marche. Ma, a parte un’ulteriore perdita di tempo, non si capisce bene cosa ne vorrebbe ricavare, visto che per consentire ai residenti del condominio dell’ex Arena Italia di accedere ai fondi per il risarcimento dei danni l’alluvione occorre solamente che egli approvi immediatamente la variante definitiva.

“Olivetti – conclude Mangialardi – crede di indebolirmi pubblicando sui propri canali social le fotografie della cerimonia che organizzammo per l’inaugurazione del nuovo condominio all’ex Arena Italia. Ma, purtroppo per lui, si sbaglia alla grande. Io mi sono sempre assunto la responsabilità delle mie decisioni. A maggior ragione in progetti come quello, che ha restituito a Senigallia un’area completamente riqualificata e rigenerata, dopo essere stata a lungo un simbolo di degrado e di inquinamento da amianto. Francamente, non so se lui può dire altrettanto, visto che è risaputa la sua reiterata assenza alle votazioni della giunta, di cui è lui stesso a capo, su pratiche urbanistiche come quella che ha portato alla trasformazione di un progetto per la realizzazione di un Hotel a 5 Stelle alle ex Colonie Enel in decine di appartamenti. D’altra parte è anche vero che, a differenza di Olivetti, io non ho mai avuto conflitti di interesse e ho sempre potuto mettere la mia faccia sulle decisioni prese da sindaco di Senigallia”.

Maurizio Mangialardi
Capogruppo regionale del Partito Democratico – Assemblea legislativa delle Marche

Commenti
Solo un commento
giulianagianni1 2023-11-27 21:24:10
difficile da capire perché entrambe le parti vogliono il bene della città ma spingono esattamente in direzione opposta con l unico risultato possibile, ossia l incapacità di progredire.
le schermaglie servono solo a generare entropia.
sto male al solo pensiero che l imminente realizzazione della rotatoria della penna ,ferma da un secolo, possa essere ancora bloccata da scoperte dell ultimo momento (tipo case romane sotto case romane) o peggio ancora da inutili controversie.
gg
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