Si avvicina il secondo, e prestigioso, appuntamento di Senigallia Concerti: Latino Mediterraneo. Dopo il successo del concerto inaugurale, il palco del Teatro La Fenice di Senigallia accoglierà Richard Galliano mercoledì 15 novembre alle ore 21.

Con lui anche Daniele Orlando con I Solisti Aquilani
Sarà un viaggio tra Europa e Sudamerica quello proposto da Richard Galliano. Un viaggio dove si incrociano stili e pensieri musicali. Ma è anche un itinerario nel tempo, tra forme, generi e strumenti che hanno saputo aggiornarsi per adattarsi alle nostre orecchie e ai nostri gusti.
Senigallia Concerti è la stagione organizzata dal Comune di Senigallia e dall’Associazione Culturale LeMuse con la direzione artistica affidata al maestro Federico Mondelci.
Richard Galliano, star internazionale, ha cambiato la storia della fisarmonica nel nostro tempo. Dopo gli studi al conservatorio di Nizza, giunto a Parigi, inizia ad esplorare gli altri generi musicali, principalmente il jazz. A Senigallia Galliano presenta alcune sue più celebri pagine per fisarmonica e orchestra, dalla Petite Suite, dove riecheggia l’antica forma barocca, alle pagine nelle quali entrano più direttamente gli stili della musica d’uso, per completare il concerto con un “Omaggio ad Astor Piazzolla”, colui che lo ha spinto ad esplorare nuove strade per il suo strumento con queste parole: “Il jazz che suoni tu sa troppo di americano, riscopri le tue radici francesi, inventa un nuovo tipo di ‘musette’, così come io ho reinventato il tango argentino”.

Il primo solista ad apparire sul palcoscenico sarà Daniele Orlando, violino di spalla de I Solisti Aquilani, storica compagine attiva da sempre in tutti gli ambiti musicali, dal barocco al contemporaneo, dal pop al crossover. Orlando è solista nel Concerto Grosso di Luis Bacalov, artista argentino nato a Buenos Aires da famiglia di origine bulgara, pianista concertista prima di giungere in Italia, dove è diventato celebre come arrangiatore di canzoni di musica leggera per Rita Pavone e Sergio Endrigo, e come autore colonne sonore come quella del Postino. Da questo mix culturale nasce nel 1970 il suo ‘Concerto grosso per i New Trolls’, qui in versione da concerto, dove la forma e gli strumenti barocchi si mescolano al pop-rock.

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