“E dire che allora ci furono titoloni per la sanità di Senigallia…”
"In 3 anni non è cambiato nulla e il nuovo piano sanitario è un disastro per la città"
Azienda Ospedaliera Torrette, migliore ospedale d’Italia per le cure oncologiche…una eccellenza !!
Peccato che l’AGENAS sugli altri 17 ospedali, pubblici e privati, dice che oltre la metà non raggiungono la sufficienza, ma questo non interessa nè la Regione nè il Presidente Acquaroli.
Lui ha nominato sottosegretario alla sanità il Dr. Salvi, ex primario del Pronto Soccorso di Torrette commissariando di fatto Saltamartini, non c’è ne voglia l’assessore ma questo è il comune sentire, il quale con più tempo disponibile si dedica con soddisfazione alle inaugurazioni.
L’ultima è quella di Cagli, bacino elettorale di Baldelli assessore ai lavori pubblici ex sindaco a Pergola il cui Ospedale considerato zona disagiata è stato potenziato con un nuovo Pronto Soccorso.
L’Ospedale di Cingoli, bacino elettorale di Saltamartini, è stato potenziato con Tac e servizi.
Non vorremmo pensare che la causa della dimenticanza dell’Ospedale di Senigallia da parte della Regione sia l’attenzione ai propri bacini elettorali perché non avendo nessun politico senigalliese a Palazzo Raffaello saremmo fortemente penalizzati. Ma senza cambiamenti il dubbio c’è e rimane!!
E’ vero che con esponenti di spicco del PD fino al 2020 non è che sia andato meglio, anzi!!
Eppure quando ci fu il cambio politico i titoloni furono: SVOLTA STORICA A SENIGALLIA!!
Come sempre dopo l’euforia arriva la dimenticanza, cosa che è successa anche con il personale sanitario di Torrette che, dopo promesse di assunzione durante il Covid, passata l’emergenza ha dovuto ricorrere al Prefetto di Ancona per avere un riscontro sui propri diritti.
Anche l’ultimo piano sanitario regionale licenziato ad agosto 2023 è un disastro per Senigallia.
La legge dice che una popolazione di almeno 40 mila abitanti e Senigallia li supera deve avere almeno una Casa e/o un Ospedale di Comunità, strutture dotate di personale sanitario e attrezzature.
L’Ospedale di Senigallia non ne ha nessuna ma hanno pensato ad un Centro Operativo Territoriale, praticamente un centralino telefonico come risarcimento al posto di un punto di primo intervento. Questa la considerazione per il nostro nosocomio.
In Emilia Romagna da oggi, 01 NOVEMBRE 2023, parte una informazione battente che spiega ai cittadini come sarà la nuova sanità di prossimità o territoriale che dir si voglia.
Nelle Marche si inaugura ma in Emilia Romagna si parte, ecco perché il cittadino va a curarsi altrove aumentando “obtorto collo” la mobilità passiva regionale e costi per le proprie tasche.
E che fine ha fatto il nuovo Pronto Soccorso per il quale sono già stanziati 16milioni di euro, risorse del PNRR che devono vedere una risoluzione progettuale entro il 2026 ??
Quello che ci indigna è l’assoluta mancanza di considerazione della nostra città che seconda solo ad Ancona come popolazione della Provincia vede la totale disattenzione su un argomento che dovrebbe stare a cuore di chiunque governi: la tutela della salute dei cittadini e il mantenimento qualitativo della sanità pubblica. COME DICE LA COSTITUZIONE.
Da
Comitato Difesa Ospedale Senigallia
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