“Dolenti note”: una storia che parla anche di te ma preferiresti di no
La recensione di un nuovo racconto "made in Senigallia"
C’è una nuova storia da leggere a Senigallia ed è qualcosa di inaspettato, diverso da quanto il panorama delle pubblicazioni del territorio ci ha mostrato finora, una storia che parla anche di te ma preferiresti di no.
Sono Laura, la protagonista, e Claudia, l’autrice. Sappiamo poco dell’una e ancora meno dell’altra che corrisponde ad una coppia di amiche autrici troppo impegnate a mantenere l’anonimato per far conoscere il racconto che hanno scritto come merita.
Non so neanche se tutto questo faccia parte di una strategia di promozione o sia semplicemente una forma di pudore che accompagna l’esordio nel campo delle pubblicazioni di due signore poco avvezze all’attenzione altrui e naturalmente inclini alla riservatezza.
Fin qui il campo delle ipotesi, ma se invece entriamo nel merito del racconto, non vi sono dubbi a definire “Dolenti note” una storia coinvolgente, divertente e a tratti toccante, nebulosa quanto basta e decisa quando serve, che accompagna la parabola di Laura dal suo confortante ennui allo stravolgimento della sua esistenza. Tra autocompiacimenti, confessioni ed espiazioni, il breve e tumultuoso passaggio di Laura su carta aiuta poco la chiarificazione del personaggio, come se lei stessa non volesse lasciarne traccia. Del resto, chi non ha mai subito nella vita la fascinazione di un dorato isolamento e del distacco dal mondo che solo una indulgente autoironia sa dare? Leggere per credere.
Potete trovare “Dolenti note” a Senigallia da Iobook, Ubik e Mondadori
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