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Lettera aperta ai concittadini di Senigallia: “Così si distrugge il patrimonio”

"Cosa lasceremo alle future generazioni? Una città invivibile all'esterno e brutta; centri commerciali e appartamenti"

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Elda Boutique Senigallia (AN) - Inverno 2023/24
Abbattimento alberi in viale A. Garibaldi

Non è una vittoria questa, come qualcuno cerca di far credere. E’ una foto che ritrae la vergognosa distruzione di un quartiere. Sembra uno scenario post atomico. Una gazza sta gridando forse perché non trova più il suo habitat. Da quando la distruzione è una vittoria?

Gli alberi non sono né di destra né di sinistra, anche se alcuni ci inducono a far pensare così. Non sono gli “ambientalisti”, detto quasi come una parolaccia, che si oppongono, ma comuni cittadini preoccupati per la rapida scomparsa del verde dalla città. Ci sono state generazioni nel passato che hanno creato, costruito il giusto e cercato di abbellire il paesaggio.

Abbattimento alberi in viale A. GaribaldiIn questi anni si distrugge il patrimonio che i nostri nonni e padri ci hanno lasciato, si permette di eliminare edifici storici, per costruire sempre di più, la città ne risulta impoverita. Cosa lasceremo alle future generazioni? Una città invivibile all’esterno e brutta; centri commerciali e appartamenti. E anche un debito da restituire: metà dei fondi PNRR sbandierati, sono da restituire, non dimentichiamolo!

Un consiglio: leggete cosa scrivono autorevoli esperti sulla fondamentale importanza degli alberi, non il commentatore di turno spesso guidato da altri. Spargere il terrore dell’albero che cade è una tecnica nota, messa in atto da tempo a Senigallia; confrontate le statistiche: gli incidenti domestici sono mille volte di più per non parlare di quelli stradali.

Guardatevi intorno, chiedetevi dove vi piace passeggiare o anche parcheggiare l’auto: non cercate il riparo degli alberi? Esistono metodi per sistemare strade con alberi. Qui non ne vogliono sapere. Proteggiamo il patrimonio ambientale e culturale, perché è nostro, dei cittadini; rimaniamo gli unici custodi, nessun altro è dalla nostra parte.

Una cittadina di Senigallia

Commenti
Ci sono 7 commenti
octagon 2023-10-27 19:58:22
Da quando non ho più i pini vicino a casa, ringrazio per la STUPENDA via dopo la trasformazione fatta dalla vecchia amministrazione, pertanto anche se di colore opposto a quello che penso, che vada avanti Sindaco, innanzitutto sottoservizi nuovi, tolto l'amianto dalle tubature della 'acqua potabile, finalmente le catatoie ora ricevono l'acqua (erano otturate perché le radici avevano spostato il lume degli scarichi), finalmente ho potuto sistemare il marciapiedi fuori del mio portone di casa, finalmente abbiamo rifatto la mura di cinta completamente rotta da una radice di 25 cm! Finalmente non dobbiamo più chiamare la ditta di Senigallia per cambiare e disostruire le grondaie (ultima volta 3600€ di danni) pagati di tasca nostra, finalmente possiamo avere i tetti delle macchine non più abbozzate, finalmente non dobbiamo preoccuparci che le pigne in estate vadano a rompere i lunotti delle auto (2 volte è successo non oso pensare se prendevano una persona), finalmente abbiamo una via completamente rifatta con aumento del valore immobiliare, finalmente non devo cacciare la testa dentro quelle fogne per togliere gli aghi di pino, ci vogliono dai 3/4 anni perché diventino biodegradabili, finalmente abbiamo i marciapiedi per far passare pedoni, non autosufficienti, carrozzine e non camminano più in mezzo alla strada. Effetti negativi, avremo sole e caldo che asciugherà intanto le nostre case martoriate dall'alluvione, nel frattempo tra meno di dieci anni avremo tutta l'ombra che vogliamo. p. s. il paragone con gli incidenti domestici lo poteva anche evitare hahahaha
barbara51 2023-10-27 21:41:18
Quindi non è vero che degli alberi sono caduti e hanno fatto danni (in aggiunta a quanto elencato dal commentatore precedente)? Piantare alberi è una cosa bellissima, a patto che si sappia quali alberi scegliere per il luogo in cui si va a piantare, altrimenti i danni li pagheranno i figli e i nipoti, che è quello che sta succedendo.
giulianagianni1 2023-10-28 09:01:49
gentile signora , sinceramente credo che le piante in città c entrino poco con la nostra vita. gli alberi son fatti per stare nei boschi che è il loro ambiente naturale . averli in città è come costringere un animale, qualsiasi animale , a vivere in casa .
per la città serve anzitutto misurare il grado di inquinamento dell aria e poi, se necessario , trovare delle soluzioni in merito al traffico , creando ad es. parcheggi fuori dalle zone centrali e collegando le periferie e le numerose frazioni con delle navette. però se proprio si vogliono mettere , bisogna scegliere piante che radicano verso il basso e non rasoterra e che sporchino poco. a questo scopo a me piacerebbe avere dei cipressi ( ma probabilmente lei mi direbbe che la sua non è la via che porta al cimitero ).
servono proposte concrete in linea con i tempi non rimpianti degli anni passati .
quindi prima cosa chiediamo i risultati dell inquinamento dell aria , questo ovviamente sempre che in città siano stati investiti soldi, oltre che per i t-red , anche per le centraline di rilevamento .
paoloricci39 2023-10-28 09:12:23
cara concittadina ti siamo vicini, purtroppo per ignoranza ed egoismo di tanti concittadini e amministrazioni incapaci di gestire alberi e verde urbano, abbiamo perso per sempre granparte dei nostri alberi, soprattutto abbiamo perso i pini, che per la loro resistenza e adattabilità sono stati usati in tutte le città italiane e di mare da secoli, ma ultimamente sono presi di mira mediaticamente. La moderna arboricoltura parla del pino come dell'albero del futuro. Quindi continueremo a coltivarli, curarli e piantarli come ci hanno insegnato i nostri saggi predecessori. Soprattutto sono indispensabili ora in climi sempre più torridi e siccitosi. Mediaticamente si è voluto distruggere l’immagine del pino, simbolo dell’albero italico; le statistiche dei decessi per morti o danni da pini sono infatti assolutamente irrilevanti. I pini sono i nostri migliori amici, ma colpiti da gravi pregiudizi.
“Il pino è inadatto alla città”: invece c’è sempre stato nelle città (dall’epoca dell’impero romano ad oggi) e sempre ripiantato, dati i suoi comprovati effetti benefici per la respirazione, per la qualità dell’aria, la salute, la resistenza, l’ombra, la bellezza e i pregi paesaggistici.

“Sono pini marittimi, devono stare al mare”: invece sono pini domestici, Pinus pinea, (detta poi italica) domestico dal latino “domus”: casa, per cui hanno sviluppato specifiche caratteristiche di addomesticamento e convivenza con il tessuto urbano.

“I Pini non hanno il fittone centrale, ma solo radici superficiali”: invece hanno il fittone centrale e radici che scalzano l’asfalto solo se viene loro asfaltata l’aiuola o vengono soffocate da materiali che ne impediscono la respirazione. Una rapida osservazione tra pino con aiuola o senza, lo conferma a chiunque.

“I pini hanno la chioma che non resiste al vento”: invece è congegnata in modo aerodinamico per adattarsi al vento, anche forte. Per questo i pini non vanno potati se non di rami secchi, ritorti o pericolanti, altrimenti si indeboliscono. I pini domestici resistono perfino alla bora che soffia violenta a Trieste per molti giorni all’anno.

“I Pini non sono adatti al cambiamento climatico”, invece sono tra i migliori perché fanno più ombra di tutti, mitigano l’eccesso di calore abbassando la temperatura urbana di diversi gradi; d’inverno lasciano penetrare la luce e continuano a trasformare CO2 mentre i caducifoglie si spogliano e riducono la loro attività.

“I pini sono pericolosi”: solo se compromessi da lavori stradali, cemento e asfalto che soffocano le radici, non monitorati per mancanza di giardinieri comunali, agronomi arboricoltori competenti e specializzati nella cura degli alberi nei territori dei quartieri, esistenti prima che smantellassero l’Ufficio comunale per il verde pubblico ed esternalizzassero a ditte con costi al ribasso.

“I pini sono nocivi”: chi lo afferma? Hanno invece proprietà benefiche quali l’alfa pinene contro le malattie respiratorie e contrastano lo smog, causa di morte prematura, dando ossigeno e aria pulita.

“I pini devono essere potati”: ma sono proprio potature errate che possono renderli instabili, insicuri e malati.

“I pini sono inadatti per la neve”: in parte vero, in parte no, considerata la diffusa presenza di pini in zona montana, ma nella nostra città quanti giorni di neve all’anno abbiamo? L’inverno si sta accorciando e mitigando, le estati si prolungano e aumentano di calore. Dove vengono tolti, si creano isole di calore per decenni, che attirano fenomeni estremi. Le sostituzioni di alberelli sono precarie e gli alberelli sono spesso stenti e troppo presto defunti. Si possono fare azione di controllo nei pochi giorni di neve, con la quale gli esperti conoscitori di pini, dicono scherzando, che “il pino gioca”. I pini se lo meritano e anche noi ci meritiamo la loro presenza di alberi domestici.

“I pini sono assassini”: da cosa si evince? Nelle statistiche dei decessi non vengono contemplati fra le cause di morte, mentre si muore soprattutto per incidenti stradali, smog, tumori e malattie cardiovascolari e respiratorie dovute all’eccesso di calore e polveri sottili. I pini sono dei capolavori d’arte della natura che caratterizzano i nostri paesaggi, la nostra identità e le nostre città.

Tutto il mondo ammira i nostri pini. Anziché abbatterli, dovremmo investire in tecnologie di messa in sicurezza, riduzione ed evitamento del rischio in caso di fenomeni estremi. Questo ha un costo, ma ne va della salute e della qualità della vita dei cittadini in città.

Un dato e’ certo: se una città non è più adatta agli alberi, lo è ancor meno per gli esseri umani.

RIPIANTEREMO TUTTI I NOSTRI PINI SIA IN CITTA' CHE FUORI
octagon 2023-10-28 11:00:34
@barbara51 I pini sono caduti, forse non è aggiornata o forse non abita da queste parti, la mia grondaia con due metri di discendente è stata distrutta dalla caduta di un solo ramo, davanti casa di un mio conoscente ha distrutto cancello principale in ferro battuto, mura e rovinata la sua auto appena parcheggiata (il comune ha pagato un conto di 19.000 soldi nostri ma anche suoi) , non ha preso la moglie per pochi minuti, in cima a piazza Diaz due alberi caduti su una casa (danni al tetto da riparare con urgenza) e un terzo che è stato tagliato perché le sue fronde ormai lambivano la casa dal lato opposto (lo stesso pino che si citava in questa testata giornalistica da un lettore anonimo). Nella mia via prima di sistemarla, hanno eseguito le prove di carico, hanno grattato l'asfalto, poi hanno legato le catene al pino (il più robusto era completamente verticale) i pini sono i primi tre sulla destra, https://maps.app.goo.gl/TRMzg4XXwBmZkKsN6 hanno dovuto chiamare i vigili del fuoco per farli subito tagliare non appena hanno iniziato a tirare, sotto nonostante questi pini erano piantati su terreno (marciapiede di terra battuta vicino ad un'orto di 40 mq), sotto hanno il sabbione (zona ex paludosa) come citava un vs. esperto, sono diventati subito instabili. Le dirò anche un'altra cosa che ho notato nel tempo, questi pini sono altissimi, e durante le giornate ventose si muovono all'unisono e fanno forza uno contro l'altro con le loro maestose fronde, ma appena ne cade uno, in mezzo al buco lasciato, i pini ai lati cadono a loro volta perché non hanno più il compagno che li regge. Ho dimenticato le innumerevoli denunce per le cadute, la signora D. M . nel 2017 mi sembra di ricordare, di anni 78 enne caduta inciampando sopra il marciapiede su una radice, femore rotto, è stata anche in rianimazione, dopo la denuncia e tutta la trafila del tribunale, ad inizio di quest'anno emessa sentenza non ha ricevuto nessun rimborso, da quella volta è costretta in carrozzina. Io come tantissimi vicini siamo STRAFELICI è la via è tornata vivibile soprattutto ora la gente utilizza il marciapiede e i ragazzi raggiungono la scuola in tutta sicurezza.
miguel2 2023-10-28 13:32:26
@ paoloricci39 non sprechi nemmeno parole con queste persone semplicemente imbarazzanti.
Senigallia ha bisogno di teste nuove e di una nuova visione di sviluppo per la città, teste che purtroppo non abbiamo ne tra i cittadini ne tra la cerchia che gravita intorno alla sfera istituzionale che ormai ha più volte evidenziato l’assoluta incapacità di governare questa città.
Quello che è certo è che la guerra è appena iniziata, condivido appieno quando dice “RIPIANTEREMO TUTTI I NOSTRI PINI SIA IN CITTÀ’ CHE FUORI” più alberi mono imbecillità!
giulianagianni1 2023-11-03 08:39:08
da quanto capisco c è gente che vive in una realtà virtuale e non si capacità ancora di essere nel 2023 e non ai tempi dei romani .
piacerebbe a tutti vivere nel verde ma la realtà dei fatti non lo permette .
le città di oggi hanno bisogno di essere efficienti ma soprattutto efficaci .
gli alberi piantiamoli creando parchi ai margini della città ! li il terreno non manca di sicuro .
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