“Abbattere gli alberi rispetta la Costituzione?”
"Che Senigallia lasceremo ai nostri figli e nipoti?"
Lo scorso anno il Parlamento ha riscritto l’articolo 9 della Carta Costituzionale, che ora recita così:
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”. Ecco: cosa lasceremo ai nostri figli, ai nipoti? Un deserto? Persino il Parlamento – ovvero i partiti tutti – in un sussulto di lucidità si è risposto: c’è un limite all’ egoismo di noi adulti. Chiedete a un bambino, a un ragazzo, che cosa lo spaventa di più: il suo futuro, e la certezza che gli lasceremo una terra peggiore di quella che abbiamo ricevuto. E’ la prima volta che ciò succede nella storia umana.
Ecco la battaglia contro l’abbattimento degli alberi è anche questo: contribuire, nel nostro piccolissimo, a chi verrà dopo di noi di respirare ancora un poco, ossigeno e anche bellezza. I dati scientifici evidenziano, ormai purtroppo non più smentiti, che nel 2030 la temperatura si innanzerà sulla terra di un grado e mezzo, con le tutte conseguenze nefaste nel pianeta e nei polmoni. L’abbattimento degli alberi, in un luogo piccolissimo per esempio come la città giardino di Senigallia, alzeranno invece subito di tre gradi la temperatura in quell’area, come spiegato dallo studio del professor Giorgio Passerini, docente di fisica tecnica ambientale della Politecnica Marche.
E le sue conseguenze – afa e polveri nell’aria, per esempio – si spanderanno in un’area ben più vasta della città. E’ evitabile tutto ciò? Si, suggeriamo da tempo: mutando quel progetto, usando tecniche diverse che permettono loro una pacifica coesistenza.
E allora, cosa impedisce di ascoltare, ragionare, di trovare soluzioni più razionali e più economiche? Perché allora tanto accanimento cieco, perché tanto egoismo? Gli alberi sono vita, ossigeno e bellezza, e anche la bellezza è un diritto, che stiamo rapinando ai più giovani. Vita, ossigeno e bellezza sono diritti costituzionali, non favori superflui concessi o meno da chi momentaneamente governa. La città giardino di Senigallia, per esempio, è un patrimonio ambientale e culturale che altrove viene tutelata: perché qui no?
E infine: è proprio vero che quell’orrido progetto di consumo di suolo (per favore, andate a controllarlo con i vostri occhi) rispetti il minor danno di impatto ambientale? A realizzarlo, è anche l’azienda Vivaservizi, azienda maggioranza pubblica ma pur sempre spa. Essendo pubblica non dovrebbe tener conto del bene pubblico, della Carta Costituzionale? Ma è anche spa. E allora vale la pena di ricordarle che lo scorso anno il Parlamento ha riscritto anche l’articolo 41, che da allora recita così: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modi di recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. La generazione adulta non ha il diritto di mutarsi in ladra di paesaggio.
Fermate questo egoismo, per favore fermatevi.
Da
Silvia Gervasi
Non parliamo poi di quello che propone solo ora con il cambio politico comunale avvenuto.......lasciando dietro un silenzio assordante (proprio una esperessione radical chic :-)) di quando c'era la vecchia amminstrazione di sinistra. Perchè ora e non allora la cura degli alberi??
Un silenzio questa volta nel merito sarebbe stato più dignitoso !!
ma anche questo non salverebbe i ns. nipoti .
perché invece non pensare a ridurre le auto in circolazione in centro ed incrementare i mezzi pubblici con navette . c è l incrocio della penna che sviluppa tanto di quello smog che fa paura ma nessuno lo misura .
a mio avviso queste esternazioni sui pini servono solo per distogliere l attenzione per affrontare seriamente il problema inquinamento . e poi, ai figli e nipoti iniziamo con il regalare biciclette o scooter elettrici e non finanziare i meccanici per cambiare le marmitte ai loro motorini.
gg
Un viale di tigli in autunno. Varietà di grandi dimensioni, è uno degli antenati del tiglio comune. Di grandi dimensioni, sono tipici delle città e dei giardini. Anche questa varietà è un’ottima cattura CO2 e ha un’elevata capacità di ridurre lo smog. L’acero riccio (Acer platanoides) assorbe quasi 5 tonnellate di Co2 in 30 anni Un acero in un parco a Vancouver. Albero a rapida crescita, ampio, che raggiunge i 25 metri di altezza. Ha un’elevata capacità di immagazzinare CO2 (4.807 kg in 30 anni). Il maestoso cerro (Quercus cerri) Un bellissimo esemplare di cerro nel sud del Regno Unito. Grande albero della famiglia delle Fagacae, può arrivare anche ai 35 metri di altezza. Alti valori di assorbimento dell’anidride carbonica (4000 tonnellate), sia se piantumato in città che in un parco. Il ginkgo (Ginkgo biloba), il “dinosauro” degli alberi Il gingko in autunno si colora di un giallo oro, creando paesaggi unici. Unico esemplare sopravvissuto di un antico gruppo di piante ormai estinte. Si tratta di un dinosauro vivente. Dal ritmo di accrescimento lento, ha un’ottima capacità di ripulire l’aria e di assorbire la CO2. Il tiglio nostrano (Tilia platyphyllos), alleato fedele delle città Un imponente esemplare di tiglio in tutta la sua maestosità. Pianta a rapida crescita, molto utilizzata nei viali delle città e nei parchi. Anche questa specie ha alte capacità di riduzione dello smog cittadino...ORA...quanti di questi lalberi stiamo buttando giù??? zero??? 1????....i pini sono da togliere (il più possibile) e rimpiazzarli con quelli sopra citati...questo è un perfetto studio ambientale....ma se non si può rimpiazzarli.vanno comunque tolti..scegliere il male minore insomma.. E poi..esperti (visto che gli ambientalisti amano gli esperti) dichiarano quanto segue ... https://www.lanazione.it/pisa/cronaca/pini-sicurezza-a7738786 sono consapevole che ci saranno altri fenomeni che diranno il contrario di quanto da me pubblicato...noi ne abbiamo chiamato uno che ci ha detto che basta un secchiello di sabbia per riolere i problemi delle strade....quindi...nel dubbio..gurado la reltà dei fatti...piante che hanno letteralmente distrutto le strade...crollati con bava di vento...manutenzione? non siamo Montecarlo..non abbiamo una zecca dello stato in casa..servono soldi..chi punta sulla manutenzione tiri fuori i soldi e ci salvi da tutti i danni che causano i tanto amati Pini. altrimneti.parlare con i soldi degli altri...lo conoscete il detto vero?
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