Parla il Vice Presidente e D.G. della Pallacanestro Senigallia, Luigi Giacomelli
A tre giornate dall'avvio del campionato, un primo bilancio in un'intervista al dirigente
Due mesi dal ritrovo, tre giornate giocate ma già tanta carne al fuoco per la Pallacanestro Senigallia. Proprio per questo facciamo due chiacchiere con il Direttore Generale e Vicepresidente biancorosso Luigi Giacomelli.
Luigi, innanzitutto dobbiamo necessariamente partire dal match appena disputato. Cosa ne pensi?
Al di là degli episodi che sono successi, abbiamo giocato sotto tono: Civitanova è stata più lucida ed efficace, ha tirato con percentuali migliori ed è stata concreta nel momento topico. È un altro potenziale scontro diretto perso ma non dobbiamo soffermarci troppo, dopo tre giornate c’è bisogno di concentrazione, lavoro e di pensare che sarà comunque un campionato lungo, avendo però la convinzione che bisogna fare assolutamente due punti domenica prossima.
Nel complesso, comunque, come giudichi questo primo frammento di stagione?
La squadra sta lavorando duramente, gli allenamenti sono intensi e, man mano, i ragazzi cercano comunque di alzare l’asticella sotto tutti gli aspetti, da quello fisico a quello mentale. Merito anche del lavoro dello staff tecnico, fisico e medico che, di fatto, con il ritorno di Gabrielli è sostanzialmente lo stesso che ci ha portato sino al massimo risultato della nostra storia. Una scelta di continuità che, potendo contare qui su una base già solida, sono sicuro pagherà.
Uno staff che, in questa prima parte, con la preparazione ha dovuto compiere un lavoro fondamentale.
Esattamente, proprio quello a cui alludevo. Intanto Andrea Peverada e Andrea Barantani sono due pedine preziose per coach Gabrielli, Simone Bettini e Luca Campagnolo sono stati e saranno essenziali per gestire i carichi di lavoro e seguire i nostri ragazzi, tutto sempre coordinandosi all’occorrenza con Alessandro Orazi, il nostro riferimento medico. Per fortuna non abbiamo avuto troppo bisogno in questa prima parte, anche perché, come detto, tutto quanto lo staff è stato bravo a gestire i carichi di lavoro che, inevitabilmente, in preparazione è molto alto.
Una continuità che è sempre stata un fondamento di Senigallia, anche se quest’anno non è stato possibile portarla avanti in tutti gli ambiti.
È vero, però quest’anno, da un lato per alcune scelte di figure chiave, dall’altro per implementare e mettere le basi del nostro futuro, siamo stati portati a un bel cambiamento: per noi, possiamo dire, è quasi un anno zero. Innanzitutto, purtroppo, è cambiato il campionato, un riposizionamento che ha portato tanta incertezza finché non si è alzata la prima palla a due, e che tuttora dura; poi ci siamo dovuti riorganizzare e, vista l’occasione, abbiamo deciso di provare in tutti i modi ad ampliare la base…direi che piano piano ci stiamo riuscendo.
I nuovi arrivi quindi hanno implementato una struttura che già di per sé era capillare?
Hai centrato il punto. Innanzitutto abbiamo deciso di puntare sulla comunicazione, interna come esterna, perché, senza un coordinamento tra di noi e senza una visibilità esterna, sarebbe stato difficile far capire quello che facciamo e i tanti ambiti che stiamo portando avanti. In primis con il nostro Settore Giovanile che, oltre a registrare numeri sempre più importanti, ha deciso di virare anche verso la creazione di prospetti di qualità, elemento indispensabile per raggiungere uno dei nostri punti focali di questo nuovo progetto: ricreare una base senigalliese anche in prima squadra, perciò sono cruciali le figure di Francesco Francioni (responsabile del settore giovanile, ndr) e Andrea Pancaldi (responsabile del Minibasket, ndr), oltre all’implementazione di uno staff tecnico numeroso e valido.
Insomma Luigi, ti aspettavi qualcosa di più da questi primi due mesi? E cosa ti aspetti dal futuro?
Difficile dirlo, nel senso che finora stiamo percorrendo la strada che volevamo. Non sarebbe stato semplice fare di più, almeno fuori dal campo, in così poco tempo, quindi dico “Continuiamo così” che piano piano i risultati sono certo che arriveranno. Aspettative ulteriori? Da un lato abbiamo un dialogo franco e aperto con le varie istituzioni in tema di spazi delle palestre e spero che vada avanti: quando hai oltre 300 iscritti, con sempre nuove richieste che arrivano, la necessità di spazi è sempre più alta. Dall’altro, forse potevamo aspettarci di più dalla Campagna Abbonamenti: manca ancora una settimana alla chiusura e fino a domenica, giorno della partita con Ancona, si possono sottoscrivere le tessere, però l’invito è quello di starci vicini e acquistare la tessera anche perché è il modo più semplice per sostenerci in un frangente storico non semplice. Anche in quest’ottica avevamo creato la formula ad hoc del “Sostenitore” (250€ il costo della sottoscrizione che prevede anche un capo di abbigliamento in regalo per chi si abbona, ndr), finora però la risposta è stata tiepida. L’auspicio, e spero di poter dire, la convinzione è quello che la platea di nostri supporter si amplierà. Deve essere così, la Pallacanestro Senigallia è una grande famiglia e senza il supporto di tutti non può raggiungere quegli obiettivi che si sta ponendo con grandi sforzi di tutti.
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