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Italia Nostra: “Proteggere e valorizzare l’immagine dei monumenti”

Nel mirino lo stato attuale di Porta Lambertina e della chiesa della Croce

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Porta Lambertina vista dal ponte II Giugno

Porta Lambertina è sicuramente uno dei più significativi monumenti della città, sia dal punto di vista storico che architettonico. Ricorda infatti papa Lambertini (Benedetto XIV), sotto il cui pontificato è stata realizzata la prima “Ampliazione” con l’edificazione dei portici, il prolungamento del Corso e la costruzione del ponte. Presenta una armoniosa architettura di stile classico esaltata dalla purezza della pietra d’Istria ed è sicuramente uno dei più bei monumenti di Senigallia: insieme alla Rocca e ai portici può ben rappresentare la sua identità storica. Elevata maestosamente sulle due quinte di case che bordeggiano la breve strada fino al ponte, valorizza tutto lo spazio urbano circostante e gli attribuisce un’elevata qualità scenografica.

E tuttavia, nonostante le ripetute segnalazioni a sindaci ed assessori, continua a non essere valorizzata come dovrebbe, perché nascosta dalle file di alberi (potati orribilmente) che bordeggiano la strada e la coprono, privandola di quell’effetto di fondale scenografico che potrebbe e dovrebbe avere la sua visuale da oltre il ponte. Come se non bastasse, qualche amministratore secondo una moda diffusa quanto inutile (a volte come in questo caso anche di cattivo gusto) ha avuto la geniale idea di illuminarla di tanto in tanto di notte con luci colorate per celebrare questo o quell’evento politico o sociale, opacizzando così la luminosità naturale della pietra d’Istria e appiattendo i rilievi architettonici del monumento.

Per una immediata valorizzazione di questo monumento, non risolutiva, ma sicuramente migliorativa, basterebbe eliminare innanzitutto la prima fila di alberi adottando per i restanti una potatura più consona al contesto; e in secondo luogo evidenziare il disegno del monumento attraverso una illuminazione più adeguata.

Ma la scarsa attenzione per i monumenti, non finisce qui. La chiesa della Croce, sicuramente uno dei più importanti luoghi d’arte della città, ha visto quest’estate la sua facciata parzialmente nascosta da due rigogliosi festoni di verdura che il gestore della vicina attività di ristorazione ha pensato bene di far crescere attraverso la strada con o senza (più probabile) autorizzazione degli uffici comunali preposti. La cosa del resto non sorprende, visto che le attività di ristorazione occupano molti spazi pubblici, in qualche caso rendendo anche difficile il transito a pedoni e ciclisti.

Commenti
Solo un commento
silvia3 2023-10-21 11:20:09
Proteggere i cittadini, no eh? Qualsiasi idea sfocia nel taglio degli alberi a Senigallia ! Basta !!!! Chissà quanta gente sarà felice di ammirare una porta con temperatura di 50°. La città desolata. Pensate prima di fare proposte.
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