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Vola a Ibiza, ma prenotazione della villa è una truffa: Polizia di Senigallia denuncia 40enne

Una donna aveva effettuato un bonifico di oltre quattromila euro

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Commissariato di Pubblica Sicurezza di Senigallia - Polizia

Continua l’intensa attività degli uomini della Polizia di Stato di Senigallia nel settore delle truffe on line.

Una donna si è infatti recata presso gli uffici del Commissariato di Pubblica Sicurezza, per denunciare una truffa relativa all’affitto di una villa per vacanze estive a Ibiza.

La vittima ha riferito agli agenti di aver trovato sul sito “Booking” un’abitazione con cinque camere e cinque bagni, nonché una piscina ad uso esclusivo. Avendo avuto conferma della disponibilità dell’abitazione per il periodo richiesto, la donna ha inserito a garanzia i dati della carta di credito.

A quel punto, il portale web ha inviato un SMS con un invito a contattare il proprietario della villa tramite mail dedicata, al fine di confermare l’affitto: cui è stato dato seguito, spedendo un messaggio in cui si ribadiva l’interesse per la villa per il periodo sopra indicato, si sollecitava l’invio di ulteriori foto, e si comunicava l’orario di arrivo ad Ibiza, chiedendo delucidazioni sul pagamento.

La malcapitata ha quindi ricevuto le foto e il codice IBAN su cui effettuare il pagamento di oltre 4000 euro, effettuato poco dopo.

Dopo qualche giorno, la donna ha ricevuto dall’indirizzo e-mail del proprietario la conferma dell’avvenuto bonifico e l’indirizzo esatto dell’abitazione per la villeggiatura.

A quel punto, la donna è partita serenamente alla volta di Ibiza con i propri familiari, ma una volta giunta all’indirizzo indicato, ha scoperto che in realtà la villa era abitata dai proprietari, che nulla sapevano della prenotazione e che, anzi, hanno raccontato che più volte in passato avevano ricevuto visite di aspiranti villeggianti, truffati alla stessa maniera.

Gli accertamenti effettuati dagli uomini del Commissariato di Senigallia, diretti dal Vice Questore Mabj Bosco, hanno consentito di risalire a un quarantenne calabrese, presumibilmente responsabile dell’intera operazione, che è stato denunciato per truffa.

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