Il Comitato per la Difesa dell’Ospedale di Senigallia chiede le dimissioni di Saltamartini
"L'assessore smetta di illudere i cittadini che il cambiamento fatto con il Nuovo Piano Socio Sanitario sia un successo"
Il Comitato dell’Ospedale sostiene il cambiamento proposto e chiede al Presidente Regionale Acquaroli di approvarlo. Saltamartini persiste nel dire: liste d’attesa ridotte del 96% in Ancona, del 92% a Pesaro etc.
Spieghi allora il perché delle proteste dei cittadini di tutte la parti delle Marche, tranne che a Marche Sud e a guarda caso a Cingoli.
Questo accade oggi a Senigallia.
– una visita Oculistica programmata che deve essere fatta in 180 giorni viene programmata invece in 300 giorni… 120 giorni dopo!
– un’altra visita Urologica programmata non trova posto in tutte le Marche
Eppure nel nuovo piano sanitario regionale, come sa anche lui che l’ha scritto, c’è scritto che un esame o una visita sanitaria non solo la si deve trovare entro i criteri di priorità, 180 giorni in questo caso, ma addirittura entro la provincia di Ancona.
Invece quando va bene le prenotazioni avvengono anche fuori provincia, come Ascoli, Fermo etc.. e quando va male non trovano posto affatto.
Cosa risponde a queste istanze e al cittadino che rimasto senza risposte è costretto allora a ricontattare il medico di famiglia, chiedere di cambiare la priorità della visita, in questo caso da programmabile a breve, 10 giorni, e cercare posto con una classe diversa e più celere ma che il più delle volte porta le stesse negative conseguenze.
Se non c’è posto a 180 giorni ci può essere a 10 giorni?
E se anche fosse non è che usando questi artifizi si debba curare la propria salute quando invece al cittadino era stato detto altro.
La sostanza è che se il paziente ha necessità di visitarsi subito e in una struttura sanitaria vicina è costretto a intraprendere la strada della libera professione, con costo a carico delle proprie tasche, o uscire dalla Regione se vuole una sanità pubblica in tempi decenti ma con i costi che però gravano sulla collettività.
Su tutti noi!
Infatti la mobilità passiva delle Marche con l’Emilia Romagna è secondo gli ultimi dati pari a 40 milioni di euro: debito pubblico che dobbiamo pagare tutti noi.
Ecco quindi che la richiesta delle dimissioni di Saltamartini diventa legittima perchè la situazione sanitaria, dopo 3 anni di delega, è intollerabile.
Saltamartini deve dimettersi e lasciare il posto a chi sa fare meglio senza più illudere i cittadini che il cambiamento fatto con il Nuovo Piano Socio Sanitario sia un successo. Le segnalazioni che arrivano da ogni parte dicono esattamente il contrario.
Noi siamo favorevoli al cambiamento dell’assessore alla sanità Regionale e peroriamo la richiesta del suo stesso partito che la sta portando avanti.
da Comitato Cittadino per la Difesa dell’Ospedale di Senigallia
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