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Detenzione di armi: 323 le licenze rilasciate dal Commissariato di Senigallia nel 2023

Il report della Polizia di Stato, impegnata nei controlli su detentori: in tutta la provincia di Ancona sono oltre millecinquecento

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Pistola, arma da fuoco, sparo, sparatoria

Gli operatori della Polizia di Stato della Divisione Polizia Amministrativa unitamente ai Commissariati P.S. della provincia continuano ad essere impegnati per eseguire controlli sui detentori di armi residenti in provincia al fine di verificare il rispetto delle norme previste in materia e a procedere all’eventuale ritiro cautelare di armi da fuoco a soggetti segnalati nel corso dell’attività di Polizia giudiziaria per liti in famiglia e maltrattamenti (cosiddetto “codice rosso”).

Nel corso di tutto il 2023 sono state oltre 370 le licenze rilasciate dalla Questura di Ancona, di cui 170 quelle per porto d’armi per uso caccia, 150 per porto d’arma per uso sportivo, 15 Carte Europee valide per l’esportazione temporanea di armi, ma anche 20 provvedimenti di revoca di licenze per porto di fucile e 10 rigetti.

Attività che continua incessante anche per i Commissariati di P.S.

Nello specifico il Commissariato di Jesi ha rilasciato 165 porto d’armi per uso caccia, 114 porto d’armi per uso sportivo e 10 Carte Europee.

Il Commissariato di Senigallia ha rilasciato in totale 323 licenze, di cui 192 rinnovi e rilasci per porto d’armi per uso cacci e 108 per tiro a volo ed infine 323 Carte Europee.

Il Commissariato di Osimo ha rilasciato un totale di 342 licenze, di cui 223 per porto di fucile uso caccia.

Infine il Commissariato di Fabriano ha rilasciato 151 licenze per porto di fucile uso caccia, 71 per uso sportivo e 4 Carte Europee.

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Commenti
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estar 2023-10-01 09:20:27
Premesso che le persone violente non dovrebbero avere armi l’iniziativa mi sembra un po’ un capro espiatorio, negli omicidi che nel 2023 mi sembra siano 83 sono stati compiuti in molti casi con armi da taglio, che facciamo passiamo nelle case a sequestrare i coltelli da bistecca?
Più che altro chiediamoci come mai lo Stato è rimasto immobile di fronte alle richieste di aiuto di queste donne, reagendo in molti casi in modo imbarazzante tante che in alcuni casi lo stato ha dovuto risarcire la vittima.
Quindi ben venga il sequestro delle armi alle persone violente ma dall’altra parte dovremmo aprire gli occhi, controllo dei conti correnti, sequestro delle armi, telecamere e microfoni in strada, controllo facciale tramite intelligenza artificiale, tracciamento delle SIM, l’Europa sta prendendo una deriva pericolosa e se pensate che sto esagerando provate ad informarvi, ci sono già delle città come quella di Trento che stanno sperimentando.
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