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Ghiaie e limi nell’alveo del fiume Misa e loro influenza sulla formazione della barra di foce

Dati e considerazioni dell'ing. Rognoli: "Interventi eseguiti finora non hanno nessun riscontro sulla riduzione del rischio idraulico"

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Un commento
Onoranze Funebri F.lli Costantini
Sedimenti e ghiaia alla foce del Misa

Prendo spunto da quanto apparso recentemente sulla stampa on-line per portare a conoscenza dei cittadini l’attuale situazione in cui si trova il tratto finale del fiume Misa.

Nella planimetria allegata sono riportate le misurazioni del fondo dell’alveo del fiume, dal ponte FFSS fino alla foce, eseguite con asta metrica in condizioni di medio mare. (Allegato 1)

La prima misurazione è stata eseguita il giorno 11/03/2023 dopo la piena del 01/03/2023, piena che ha registrato una portata, misurata con sonda parametrica, a monte del ponte Garibaldi di circa mc./s. 300. Una seconda misurazione è stata eseguita il 19/05/2023 dopo la piena del 16/05/2023, una terza misurazione è stata eseguita il 17/06/2023 ed infine l’ultima eseguita il 16/07/2023. Le tre piene sono risultate simili sia in termini di portata che di durata.

Confrontando la prima con l’ultima misurazione si deduce che il fiume fa come sempre il suo “lavoro” ossia trasporta a valle  mediante rotolamento o sospensione le particelle solide più o meno pesanti che via via si depositano sul fondo innalzandone la quota e di conseguenza diminuendo il battente acqueo.

 

Di seguito si confrontano le misure del battente rilevate il 11/03/2023 (primo valore) con quelle del 16/07/2023 (secondo valore)

16 – Ponte FFSS – da mt.1.50 a mt.0.80

15 – villa Fiorini – da mt.1.60 a mt.1.80

14 – ristorante Pagaia – da mt.2.50 a mt. 2.00

13 – vecchia Capitaneria – da mt.2.70 a mt. 2.00

12 – Casa da mar – da mt.3.00 a mt.2.50

11 – nuova Capitaneria – da mt.3.30 a mt.2.80

10 -Uliassi ristorante – da mt.3.50 a mt.2.90

9 – Amici del Molo – da mt.3.70 a mt.2.90

8 – ant. distributore – da mt.3.60 a mt.3.00

7 – ant. palestra – da mt.3.70 a mt.3.00

6 – bilanciaUliassi – da mt.3.40 a mt.2.60

5 – bilancia Benni – da mt.3.00 a mt. 2.50

4 – bilancia Casavecchia – da mt.3.10 a mt. 2.50

3 – bilancia Montanari – da mt.3.00 a mt.2.30

2 – bilancia Bertuzzi – da mt.2.70 a mt.2.20

1 – Giaccoli (zona barra di foce) – da mt.3.00 a mt.2.20

 

Livelli dei fondali del Misa alla foce tra 11/03 e 16/07/2023Appare evidente, che, nel tempo di circa 4 mesi il fondo dell’alveo ha ripreso a rialzarsi soprattutto quando ci si avvicina  alla foce (vedi punti 4/3/2/1) poichè il regolare deflusso del fiume viene maggiormente contrastato dal moto ondoso del mare e soprattutto nel periodo estivo, a causa delle basse portate del fiume. Pertanto la “barra di foce” che al momento non compare essendoci alla foce una profondità di mt. 2.20 (dato del 16/07/2023) nei prossimi mesi tenderà a riformarsi e quindi riaffiorerà nuovamente. (Allegato 2)

Rifacendo una misurazione oggi avremo sicuramente una misura inferiore ai mt. 2.20 del 16 luglio. Perchè ad oggi la barra ancora non si è riformata? Perchè dopo la piena del settembre 2022 abbiamo avuto altre tre importanti piene; a gennaio, marzo e maggio 2023 che hanno portato in mare quello che hanno trovato nell’alveo aumentando la sua profondità in molti tratti ben oltre i 3.00 mt.

Gli interventi di “maquillage” del fiume eseguiti, al suono di trombe, di questi ultimi mesi nel tratto cittadino non hanno alcun riscontro sulla riduzione del rischio idraulico cui è soggetta la città e che dovrà essere affrontato in un solo modo: ossia fare sì che in città arrivi una piena con una portata massima di 280/300 mc./sec. nel maggior tempo possibile. Ciò si potrà ottenere solo realizzando delle vasche di laminazione a monte della città e non certo realizzando escavi, scolmatore in darsena o addirittura prolungando il molo come suggerito da vari guru idraulici.

Sarebbe ora che l’assessore Aguzzi, il sindaco Olivetti, il vice commissario ing. Babini invece di pubblicizzare interventi inutili eseguiti con la formula “della somma urgenza” su interventi puntuali senza un preciso piano di intervento mettessero al corrente tutta la cittadinanza sul reale stato in cui versano le vasche di laminazione ossia quelle che possono essere subito completate (loc. Brugnetto), a che punto sono i progetti per quelle da realizzarsi (loc. Ponte Lucerta sul Nevola e in loc. Pancaldo sul Misa) i reali finanziamenti, ed infine quando si potranno iniziare i lavori in modo da avere una visione chiara e definitiva sulla tempistica per la riduzione del rischio idraulico del centro cittadino di Senigallia.

da ing. Mauro Rognoli

Commenti
Solo un commento
Alberto Diambra
Alberto Diambra 2023-09-14 14:10:20
Dice un vecchio detto senigagliese"In un pollaio quando esistono troppi galli a cantare non si fa mai giorno",meritorie le misurazioni ma sarebbe sufficiente una ricognizione visiva dello stato veramente tragico del letto del fiume e delle bande laterali, per chiedersi le acque in piena dove devono scorrere senon TRACIMANDO? Per cortesia fate mente locale e PROVVEDETE prima di una nuova tragedia !
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