“Area ex colonie ENEL di Senigallia: confusione bipartisan. Cosa non torna”
Le osservazioni di Carlo Massacci dopo la lettura del documento istruttorio e dei comunicati stampa di maggioranza e opposizione
Una precisazione preliminare: i due manufatti che si stanno completando nell’area ex Colonie Enel sono uno schiaffo al paesaggio, alla tradizione turistica della città ed alla costruzione di un futuro che fa della salvaguardia del territorio il suo punto caratterizzante. Opinione personale.
Su questa premessa si inseriscono le osservazioni, anch’esse personali, basate sulla lettura del documento istruttorio in merito alla seconda variante del 3-8 u.s. e di tutti i comunicati stampa della opposizione e della maggioranza politica di Senigallia. Penso però che tali osservazioni personali siano strettamente connesse con il sacrosanto diritto del cittadino ad essere informato.
1) Il Capogruppo del PD si chiede il perché dell’assenza del sindaco Olivetti alla votazione che ha adottato la variante. La domanda la porgo al Sindaco in maniera diretta e senza giri di parole: “Ha mai tenuto rapporti professionali od economici con qualcuno dei soci di “Iniziative Turistiche Senigallia”? In caso affermativo, quando sono stati interrotti?”
2) A pag. 7 del documento istruttorio: “La società “Iniziative Turistiche Senigallia s.r.l.” attesta di aver provveduto, per l’area di proprietà demaniale come individuata ai punti precedenti, ad attivare le necessarie procedure finalizzate alla “sdemanializzazione” della stessa ai fini della futura acquisizione ed allegando alla richiesta di approvazione della variante apposita istanza inoltrata all’Agenzia del Demanio”. Se ne desume che ancora la acquisizione dell’area da sdemanializzare non è stata conclusa: “E’ possibile adottare una variante quando ancora la acquisizione dal demanio di una parte dell’area non è stata conclusa?”
3) A pag. 22, sempre del documento istruttorio: “Relativamente al calcolo del contributo straordinario, proposto dal privato…, si condivide lo schema di calcolo…; su detto schema di calcolo è stato acquisito parere favorevole dell’Area 12- Finanze.” In pratica il privato ha proposto il contributo, il Comune lo ha ritenuto idoneo e lo ha accettato. Ma la legge va in un’altra direzione. “Tale maggior valore, calcolato dall’amministrazione comunale, è suddiviso in misura non inferiore al 50 per cento tra il comune e la parte privata …” Era il Comune che doveva calcolare e proporre la cifra, ed andare in trattativa. Il privato ha difeso legittimamente i propri interessi, il comune avrebbe potuto fare di più, alzando la quota “non inferiore al 50%” a percentuali anche superiori. Quindi “Perché il Comune non ha calcolato Lui la cifra del contributo straordinario e non è andato in trattativa in condizioni paritetiche con la società privata?”
Per ultimo, il comunicato stampa di Fratelli d’Italia sottolinea che la vocazione turistica dell’area Ex colonie Enel rimane inalterata in quanto è possibile la realizzazione di un “Condhotel”. Il comunicato però trascura un fatto determinante (Decreto del Presidente del Consiglio n° 13/2018): queste strutture potranno nascere esclusivamente dal recupero e trasformazione di quelle esistenti, mentre non è prevista in nessun caso la possibilità in nuove costruzioni.
Mi astengo da facili conclusioni.
da Carlo Massacci
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