Messa in sicurezza del Misa, l’ingegner Mauro Rognoli fa il punto della situazione
"Interventi che nulla hanno a che spartire con la reale riduzione del rischio idraulico del territorio"
Dopo troppe tragedie, troppi danni, troppe lacrime cui da troppi anni sono seguite troppe vergognose lacrime di coccodrillo e promesse al vento, attualmente gli attori da cui dipende la messa in sicurezza dal fiume Misa di Senigallia e della sua vallata sono il Presidente della Regione Marche Acquaroli, l’Assessore alla Protezione Civile Aguzzi, il Vice Commissario all’emergenza Ing. Babini, il Sindaco di Senigallia OLIVETTI, il Consorzio di Bonifica delle Marche.
Questi mesi estivi sono stati caldi non solo per le temperature ma anche per i numerosi annunci che sono stati fatti sulla messa in sicurezza del territorio senigalliese con particolare attenzione al centro città.
Sono iniziati ai primi di giugno, quando ci era stato detto che si sarebbe inaugurata la passerella, subito sopranominata dai senigalliesi il ponte “d’lfiaton”, inaugurazione e apertura posticipata a fine mese!! Contemporaneamente si sono avviati i cosiddetti lavori di ‘’messa in sicurezza’’, con un fiorire di interviste stampa/TV e sui social enfatizzando interventi che nulla hanno a che spartire con la reale riduzione del rischio idraulico del territorio dal fiume Misa.
Mi riferisco a quanto di seguito riportato:
- Corriere Adriatico 08/08/2023: Aguzzi
’’la pulizia dell’alveo è una importante opera di salvaguardia del fiume e della città di Senigallia dichiara l’Assessore Regionale Aguzzi, la mia presenza testimonia quanto la Regione Marche si stia impegnando per completare la messa insicurezza delle diverse zone partendo appunto da quelle più a rischio…’’a cui è subito seguito l’eco su FACEBOOK, con tanto di foto del sindaco Olivetti e dell’assessore Campagnolo:
’’ALLE PROMESSE SEGUONO I FATTI’’…sono iniziati ieri lavori per la rimozione dei detriti e dei materiali presenti nell’alveo del fiume Misa … lavoro in due lotti per complessivi €600.000. Peccato che tali lavoriai fini della mitigazione dal rischio idraulico del fiume siano inutili.
-Corriere Adriatico 12/08/2023: Assessore Aguzzi:
‘’continuano spediti i lavori di pulizia che interessano il fiume Misa e a breve partiranno i lavori sugli altri fiumi’’
-Corriere Adriatico 10/06/2023: ing. BABINI:
‘’al vaglio l’ipotesi di rendere mobile il PONTE degli ANGELI cosi da poterlo alzare in caso di emergenza’’………’’non pensiamo di rifarlo anche perché è stato realizzato di recente, però dobbiamo considerare che con Ponte Garibaldi più alto si renderà necessario alzare anche quello’’. Tale affermazione ammette implicitamente che il progetto con il quale è stato realizzato il nuovo ponte 2 giugno è sbagliato e, purtroppo, lo abbiamo riscontrato sulla ‘’pelle’’ dei cittadini del quartiere Porto.
- Corriere Adriatico 27/06/2023: Sindaco Olivetti:
‘’abbiamo sollecitato spesso il dragaggio di questo tratto di fiume, era indispensabile che i detriti depositati nel letto del Misa venissero rimossi aumentando la sezione idraulica e consentendo ad un maggior quantitativo di acqua di transitare in caso di piena.’’
Corriere Adriatico “Sicurezza del Fiume Misa, partiti altri due cantieri” e Resto del Carlino “Altri lavori sul Misa. Ora il letto è più sicuro” entrambi del 23/08/2023: Assessore Aguzzi: si tratta di un importante lavoro atteso da molti anni e svolto dal Genio Civile della Regione e dalla protezione civile regionale allo scopo di mettere in sicurezza il F. Misa…... I lavori interessano il tratto che va dal ponte dell’A14 fino ai Muraglioni ….. Importante lavoro atteso da anni….
Nel ribadire ancora una volta che i lavori enfatizzati dall’assessore nulla hanno a che vedere con la difesa del territorio, dei cittadini e la riduzione del rischio idraulico, si evidenzia che gli interventi ora annunciati sono già stati eseguiti, contabilizzati e pagati dal Genio Civile sotto la guida del Dirigente/Autorità Idraulica Ing. S. Stefoni nel periodo compreso tra dicembre 2021 e maggio 2022. Pertanto “i lavori attesi da anni” sono una ripetizione di quanto già visto, senza considerare che tra agosto e ottobre 2018 il Consorzio di Bonifica ha rifatto l’argine in destra, all’altezza del centro commerciale “Il Molino”, per circa 300 m. che è costato oltre €.800.000. Chiediamo all’assessore e alla sua struttura tecnica ma perché tanto accanimento in questo tratto compreso tra il ponte A14 e il ponte Portone?
A questo punto sarebbe il caso di porre alcuni quesiti al Sindaco, che ci auguriamo vorrà inoltrare ai suoi consulenti, perché altrimenti sarebbe il secondo avvocato che diventa esperto di idraulica (ce ne basta uno!!)
- Le hanno detto di quanto è aumentata la sezione idraulica e quanto tempo essa rimarrà tale?
- Il maggior quantitativo di acqua che transita, come Lei ha dichiarato, in caso di piena dove andrà a finire? Le posso anticipare la risposta: andrà ad infrangersi contro il parapetto dell’ex ponte 2 Giugno e tracimerà come già successo Il 15/09/2022. Quindi l’intervento di dragaggio effettuato è pressoché inutile se non dannoso. Dalle foto si vede lo stato dell’alveo a fine lavori. Come spesso accadde si sono buttati via dei soldi pubblici.
- Ci si chiede se nell’importo dell’appalto dei lavori, che Lei ha definito dragaggio, pari ad € 131.760 è compresa anche la riparazione delle aiuole e dell’argine in mattoni? Oppure verranno lasciati così come sono ora? Perché ad oggi l’unico risultato visibile dell’intervento è stata la distruzione di buona parte delle aiuole e di tratti dell’argine in muratura da parte dell’impresa esecutrice del cosiddetto dragaggio.
- Signor Sindaco Le hanno detto che il rifacimento del ponte Garibaldi con le prescrizioni date finora dal vice commissario Ing. S. Babini, cioè che l’intradosso del nuovo attraversamento debba essere posizionato al di sopra dell’argine murato, costringerà a rivedere le quote stradali di accesso o di uscita sia della viabilità che degli edifici circostanti. Impattando e deturpando paesisticamente soprattutto il lato destro all’inizio dei Portici Ercolani.
- Infine l’originale ipotesi del vice commissario di innalzare l’ex ponte 2 giugno ogni qualvolta ci sia un’allerta meteo, non pensa che, al ritmo con cui la Regione Marche allerta i territori, significa azionare i meccanismi almeno 30 volte l’anno? Chi lo farà? Immagino che Lei non ne ha alcuna intenzione però le ricordo che il Sindaco è la prima autorità di Protezione civile a cui spetta il compito di attivare tutte le misure necessarie alla salvaguardia della popolazione.
Forse non sarebbe più saggio far arrivare meno acqua da monte.
Ecco penso che i nostri interlocutori, Commissario, Vice Commissario assessore regionale, Sindaco, ecc., avrebbero fatto sicuramente più bella figura dicendo che si sarebbero fatti dei lavori per ripulire l’alveo essendo in arrivo la stagione estiva senza aggiungere che essi sono funzionali alla messa in sicurezza del territorio.
Perché ricordo a lor signori che il problema prioritario è quello di far sì che in città la piena arrivi nel maggior tempo possibile e nella portata massima (280/300 mc. / s.) che può defluire, queste due condizioni si possono ottenere solamente con la realizzazione delle vasche di espansione o laminazione. Infine ricordo che esiste già (dal 2016) un piano regionale di questo tipo come ha recentemente ricordato al tg Marche il Prof. M. Brocchini, docente di Idraulica dell’UNIVPM e componente della Segreteria del Contratto di Fiume, nonché referente per conto dell’Università di Ancona della convenzione stipulata con la Regione Marche, il quale si è espresso a favore delle casse d’espansione.
Ecco Sig. Sindaco credo che Lei debba chiedere con forza, per il bene della città, ai suoi interlocutori regionali che si dia immediata attuazione alle due casse di espansione, in località Pancaldo di Ostra Vetere e Ponte Lucerta nei Comuni di Corinaldo e Trecastelli e abbandonare le ipotesi che i vari rabdomanti tuttora le stanno suggerendo quali il prolungamento dell’ex molo di levante e lo scolmatore nella darsena N. Bixio, opere non solo inutili ma dannose. Infine cosa importante, che fino ad oggi non ha avuto grande riscontro, è che tutti i lavori di sistemazione idraulica, argini alvei e casse, siano eseguiti sulla base di progetti esecutivi e poi diretti da personale competente e qualificato al fine di evitare, come già accaduto, che alla prima piena ciò che è stato realizzato venga spazzato via.
da: Ing. Mauro Rognoli
molto interessante l articolo.
Se non già fatto , per maggior efficacia , le suggerisco di inviare direttamente al sindaco, tramite pec o altro sistema di pari valore, la sua interessante disamina.
Non voglio pensar male ma, come per altri casi simili a questo , gli scritti su questa testata molto facilmente figureranno in futuro come 'non letti' dagli interessati .
Saluti
gg
Che Dio ci assista
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!