Il PD Senigallia interviene sulla variante relativa alle ex-Colonie Enel
"L'approvazione in pieno agosto suggerisce la volontà di tenere nascosta una situazione di cui non andare molto fieri"
La risposta piccata del Sindaco alla segnalazione del capogruppo consiliare Dario Romano, colpevole di rilevare la prepotenza dell’amministrazione, fa tornare alla mente il film “Le mani sulla città” di Francesco Rosi, più attuale che mai nonostante i suoi 60 anni.
Il Sindaco, e il suo assessore Cameruccio, fanno finta di non capire quando sostengono che la variante riguardante le Ex Colonie Enel non prevede aumenti volumetrici, delle altezze o delle superfici ma si “limita” ad incidere “solo” sulla destinazione turistica ricettiva, riducendola dal 70% a poco meno del 40%, dimenticando che quel 30% in più di residenziale è stato letteralmente regalato.
I 32 appartamenti previsti in origine diventeranno 90, addirittura 58 abitazioni in più. Naturalmente si tratta di appartamenti bilocali e trilocali, naturalmente di seconde case che sfoceranno in contratto di locazione di breve periodo. I prezzi di mercato al metro quadro per tali appartamenti si assestano intorno ai 5.000/6.000 euro, è facile immaginare quale guadagno aggiuntivo rappresenti questa variante per il costruttore. Nel frattempo stiamo assistendo ad una enorme carenza di appartamenti con contratti di locazione di lungo periodo ma a questa difficoltà l’amministrazione comunale non dà peso, non li riguarda.
La variante prevede anche un altro grave provvedimento; la cancellazione dell’albergo previsto inizialmente. A fronte di una nuova struttura ricettiva, di cui la città ha bisogno, che avrebbe comportato l’impiego di personale e quindi di nuovi posti di lavoro, si è deciso di optare per appartamenti, posti di lavoro stabili pari a zero.
Ricordiamo che alla città manca, per allungare la sua stagione turistica, un centro congressi. Se ne parla da tanto tempo e tutti gli operatori dell’accoglienza senigalliese lo invocano. Sarebbe stato lungimirante prevedere un centro congressi nel nuovo albergo, ma l’albergo non si farà e quindi neanche il nuovo centro congressi.
A proposito di alberghi e albergatori. Per le regole del piano regolatore comunale nessun albergo, esistente, può essere trasformato in appartamenti. Quindi chi ha un albergo non può usufruire delle opportunità che invece sono state garantite nel caso delle colonie Ex-Enel.
A questo punto è lecito chiedersi se questa operazione non sia solo una speculazione a vantaggio di pochi privati. Sindaco e assessori sembrano piegare le regole ad uso e consumo di chi può permetterselo, mentre ai normali cittadini non resta che assistere indifesi alla svendita della città.
Sintomatico della difficoltà in cui si trova la giunta è il continuo riferimento al contributo straordinario destinato alle casse comunali. Viene sbandierato dall’amministrazione come una grande vittoria, peccato però che si tratti di un indennizzo irrisorio, briciole, se confrontato con l’enorme guadagno che porterà ai privati questa operazione.
Del resto l’approvazione della variante in pieno agosto, quasi di nascosto, suggerisce la volontà di tenere nascosta una situazione di cui non andare molto fieri, aggravata dall’assenza del Sindaco Olivetti e dell’assessora Campagnolo, cosa mai accaduta prima per interventi edilizi di grande importanza.
Sull’intera vicenda sindaco e assessori alzano le barricate. Provano come sempre a mistificare l’informazione con attacchi personali, dando la colpa a chi c’era prima, mischiando le carte sperando che dalla confusione che creano il cittadino non afferri i termini esatti di tutta la questione. Purtroppo per loro la città si è accorta della loro incompetenza.
Andremo fino in fondo alla vicenda perché crediamo che sia in gioco la credibilità della città e delle istituzioni.
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