Applaudito concerto del FOI, Festival Organistico Internazionale Città di Senigallia con il recital dell’eclettico musicista trentino Stefano Rattini, che giovedì 17 agosto ha accompagnato il pubblico della Chiesa Santa Maria della Neve – Portone di Senigallia alla comprensione del programma con una breve introduzione ad ogni brano.

Partendo dalla “Toccata, Adagio e Fuga in do maggiore BWV 564” di J.S. Bach in cui Rattini ha messo in evidenza i registri flautati del pregiato organo Pinchi, il programma ha alternato improvvisazioni su temi tratti dalla tradizione cristiana: l’inno pasquale su O filii et filiae e l’antifona mariana del Regina caeli, a brani di Marco Enrico Bossi, Giuseppe Verdi e Francesco Gorno. Quest’ultimo, compositore quasi sconosciuto del XIX secolo, che impartì le prime lezioni di musica al più famoso Amilcare Ponchielli nel 1842, è stato oggetto di riscoperta con una recente incisione registrazione discografica a cura dello stesso Rattini. 

Il concerto si è concluso con un’improvvisazione presentata dal pubblico sul tema del celebre canto eucaristico Sei tu Signore il pane in cui Rattini ha messo in pratica l’arte della variazione sul tema, attraverso un uso sapiente ed efficace dei diversi registri che caratterizzano l’organo Pinchi. La platea ha salutato il musicista con calorosi applausi.

Sarà la suggestiva e mistica atmosfera dell’Abbazia di Santa Maria in Castagnola di Chiaravalle ad ospitare domenica 20 agosto il nuovo concerto della rassegna musicale. Qui infatti è custodito  il restaurato organo, costruito da Callido nel 1775, che non mancherà di far risuonare come un tempo la sua “voce” sotto la maestria esecutiva di Roberto Padoin. Inizio come sempre previsto alle 21,15 con ingresso gratuito.

“Percorsi e incontri tra Italia e Nord Europa” sarà il filo conduttore che Padoin ha scelto da autori noti, o a volte poco conosciuti. Prima della stampa a caratteri mobili, gli spartiti musicali erano principalmente in forma di manoscritto, collezionati da copisti; ed è solo dal 1750 circa che le opere musicali iniziano ad essere considerate espressione di una certa “individualità”.

Le composizioni di autori meno conosciuti, come Gaetano Valeri e Niccolò Moretti, entrambi figli della tradizione veneta, esprimono in una sintesi davvero originale la  transizione fra classicismo e romanticismo.

Non mancheranno però autori noti come Bach, con il quale Padoin aprirà il concerto, eseguendo la Fuga sopra Magnificat BWV 733, Jesus, meine Zuversicht BWV 728 e la “Ciaccona in Si b maggiore”. Nel programma, anche l’”Andante religioso” di Gaetano Donizetti.

Roberto Padoin ha compiuto gli studi musicali  al Conservatorio di Venezia – dove e’ stato docente fino al 2019 – conseguendo i diplomi di Organo, Musica Prepolifonica, Musica corale e Direzione di coro e Composizione. Ha seguito vari corsi di perfezionamento per la musica organistica e da camera e ha studiato Direzione d’orchestra. Direttore dal 1989 al 2007 dell’Orchestra da camera Accademia Veneta, ha svolto con questo gruppo un’ampia attività concertistica, di concertazione e registrazione.

Come solista all’organo svolge la sua attività nei maggiori festival europei e ha inciso vari CD. Si interessa al restauro degli organi storici e alla progettazione di nuovi strumenti. È autore di musiche per organo e per gruppi cameristici, e di vari brani per coro. È organista al Duomo di Serravalle-Vittorio Veneto dove è anche direttore artistico della “Rassegna Internazionale di Musica per organo”.

Il Festival Organistico Internazionale è promosso dalla “Fondazione Dottor Leopoldo Uccellini Cavaliere di Gran Croce”,  in collaborazione con la Regione Marche, i Comuni di Senigallia, Belvedere Ostrense, Chiaravalle, Corinaldo.