Massimo Bello commemora il 67esimo anniversario della tragedia di Marcinelle
Messaggio del Presidente del Consiglio Comunale nella "Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo"
L’8 agosto 2023 ricorre il 67esimo anniversario della tragedia di Marcinelle (Belgio), in cui si celebra anche la “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”, per ricordare le 262 vittime di 11 nazionalità diverse, di cui 136 erano nostri connazionali, che persero la vita nell’incidente minerario.
È dal 2001 che l’8 agosto, data dell’anniversario di Marcinelle, si celebra, con una legge dello Stato, la “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”.
Con una nota alla stampa il Presidente del Consiglio, Massimo Bello, ha voluto ricordare questa tragedia e, a nome del Consiglio, desidera portare “il suo saluto e quello dell’Assemblea consiliare ai milioni di italiani, tra cui anche senigalliesi, che vivono fuori dai confini del nostro territorio, ma anche un omaggio alle famiglie dei caduti sul lavoro, mentre contribuivano alla crescita economica, sociale e culturale dell’Italia e dei Paesi, che li avevano accolti.”
“Questa triste ricorrenza mi tocca anche personalmente”, ha detto il Presidente Bello. “Ho trascorso molti anni a Bruxelles, nelle istituzioni europee, facendo il pendolare tra le Marche e la capitale belga – ha aggiunto il Presidente Bello – proprio vicino al luogo di quella tragedia, in cui spesso mi sono recato a rendere omaggio ai nostri connazionali scomparsi in una delle giornate più buie della storia degli italiani all’estero.”
“Marcinelle è, infatti, il luogo simbolo delle sofferenze e della fatica dei nostri connazionali. Il sacrificio di quei minatori – ha aggiunto Bello – ha contribuito a rafforzare la consapevolezza dell’importanza di assicurare adeguate garanzie e sicurezza sul lavoro.”
“La commemorazione di Marcinelle è e deve essere, per tutti noi, il dovere della memoria. Un dovere che dobbiamo onorare al contributo di tutti quegli italiani, che sono emigrati all’estero, per ragioni di studio o di lavoro e degli italo-discendenti, che fanno parte a pieno titolo delle comunità nazionali, che li hanno accolti”, conclude la nota della Presidenza del Consiglio comunale.
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