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Alberi secchi a Senigallia, gli ambientalisti si rivolgono alla Regione Marche

"Una iniziativa intesa a salvaguardare il paesaggio e l'ambiente del territorio, nonché la sicurezza delle strade"

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Alberi secchi a Senigallia

Alcuni ambientalisti senigalliesi, rappresentanti anche di un gruppo di agronomi locali, dopo aver sollecitato inutilmente il Sindaco di Senigallia per una iniziativa intesa a salvaguardare il paesaggio e l’ambiente del territorio, nonché la sicurezza delle strade, minacciate dal pericolo di schianti dei numerosissimi alberi secchi (olmi colpiti dalla “grafiosi” che costituisce una loro malattia endemica aggravata dalla siccità degli ultimi anni), hanno deciso di rivolgersi direttamente all’assessore regionale all’ambiente Stefano Aguzzi onde ottenere dalla Regione una migliore attenzione di quella manifestata localmente, tanto più considerando che il problema sollevato è di interesse per l’intero territorio regionale.

Spiace solo notare che sugli aspetti di interesse collettivo richiamati alla considerazione della nostra Amministrazione – relativi sia alla tutela del paesaggio (deturpato dalla moltitudine degli alberi secchi almeno lungo le strade), dell’ambiente (per il quale da una parte si destinano fondi alla piantumazione di milioni di alberi che però non saranno utili alla funzione clorofilliana prima di decine di anni, dall’altra non si mantengono quelli adulti esistenti) e alla sicurezza della circolazione stradale dal pericolo di caduta di rami e alberi secchi-, il Comune avrebbe potuto farsi promotore di una tale iniziativa che avrebbe pubblicizzato anche in tal senso la città.

Dispiace pure che, nonostante gli sbandierati programmi di sburocratizzazione, non si sia riusciti a farlo neppure per l’interesse collettivo urgente dell’abbattimento degli alberi secchi lungo le strade per cui tutt’ora sono previsti onerose procedure e tempi lunghi (una attesa di 30 giorni dalla compilazione del modulo e invio degli allegati) che quanto meno era stato chiesto venissero sostituiti con un semplice messaggio WhatsApp ad un numero dedicato, con indicazione del luogo e con le foto delle piante da abbattere.

 

Giuseppe Omenetti

Gianluigi Mazzufferi

Commenti
Ci sono 2 commenti
Glauco G. 2023-08-07 12:46:01
Concordo...anche gli alberi secchi vanno tolti..come tutti quewlli che stanno togliendo...sarebbe da fare subito questo lavoro (prima di trovarci di fronte a scenari di pericolo)....detto questo...vorrei fare solo 1 appunto ...leggo una leggera critica quando scrivete "... per il quale da una parte si destinano fondi alla piantumazione di milioni di alberi che però non saranno utili alla funzione clorofilliana prima di decine di anni..." spero sia solo una mia impressione ...ma... se qualcuno dovesse criticcare anche questo aspetto (aspettare 10 anni)...beh...allora tutti i bellisismi slogan tipo "Lasciamo in eredità ai nostri figli e alle generazioni future un mondo degno di essere vissuto".. non sono degni di essere mai più citati da questi soggetti. Ovviamente bisogna fare qualcosa per migliorare la vita anche di noi che la viviamo oggi..ma servono persone più di lunga veduta (non è una citazione a favore dell'attuale sindaco ovviamente) persone capaci di agire oggi anche se il risultato lo vedremo tra 10 anni...azioni che..se fatte 10 anni fa...potevano migliorare le nostree vite (ma così non è stato fatto dalle vecchie giunte)...avanti così..rifacciamo il parco "arboreo" della città così da dare più vita tra 10 anni e vivere in una città dove si potrà camminare per strada liberamente (e non solo per chi ha suv e persone normodotate). ...ovviamente...tutto questo dicorso sarà valido solo se quanto tolto..domani sarà piantato.
estar 2023-08-07 14:41:46
Esatto 10 anni! Le amministrazioni Mangialardi e Olivetti hanno sempre giustificato il taglio degli alberi in città visto che era compensato dai boschi urbani,!l’articolo conferma che non è così ma si era già capito, non siamo scemi come pensano, non tutti almeno. Prima di tutto 4 piante in croce non sono un bosco, daranno i loro benefici tra 10 anni e comunque non avranno l’effetto di ridurre l’inquinamento acustico e il riscaldamento delle case come facevano gli alberi lungo i viali. Malafede o incompetenza non so cosa sia peggio
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