La vicenda di Villa Torlonia al centro della trasmissione “Storie delle Marche”
Appuntamento mercoledì 26 luglio alle ore 19.00 sulla piattaforma online "Adesso Web"
Mercoledì 26 luglio alle ore 19, la trasmissione “Storie delle Marche-24”, curata da Ettore Baldetti, in onda on line nella piattaforma no profit “Adesso Web” di Stefano Battistini, sarà eccezionalmente dedicata – grazie a nuove acquisizioni documentarie – al salvataggio in toto o in parte, dall’imminente demolizione, della villa Torlonia di Senigallia, già sede del fratello di Napoleone, Luciano Bonaparte, e della moglie Alessandrina, per il quale nel frattempo è stata attivata, ad opera di una studentessa, una petizione nel sito ‘Change’, sottoscrivibile con il seguente link: https://chng.it/DF7tQxPvn5.
La programmata e imminente demolizione della Villa Torlonia, dal nome della facoltosa casata romana ottocentesca acquirente di tale residenza marina già posseduta da Luciano Bonaparte fratello di Napoleone, e l’eccezionale accoglienza di un comunicato stampa sull’argomento dello scrivente con circa 15.000 letture nei giornali on line senigalliesi, hanno indotto alla recente disamina di ulteriori notizie che fanno del suddetto sito un luogo della memoria storica non solo marchigiano, ma italiano ed europeo. Tali dati vengono approfonditi e spiegati in questa sede anche con la collaborazione di esperti e l’adozione di nuovi strumenti di ricerca, altresì allo scopo di fornire al sindaco e a tutta l’Amministrazione comunale quelle ragioni eccezionali che giustifichino una sospensione ed una revisione dell’iter progettuale onde salvaguardare l’edificio in toto o in parte, cioè nell’originario corpo centrale, per usi dirigenziali, museali o di rappresentanza e finalità turistico-culturali, anche con l’eventuale fruizione di fondi statali o europei.
Luciano Bonaparte (1775-1840) fu il primo vero protagonista della storia francese nella famiglia della piccola nobiltà corsa dei Bonaparte. Partecipò infatti alla prima rivoluzione del 1789, entrando poi nel seguito di Robespierre, con il nome di ‘Bruto’ nel 1793, ed ottenendo quindi dal Direttorio l’incarico di commissario di guerra sul Reno e in Corsica, prima di essere eletto presidente del parlamento francese, l’Assemblea dei Cinquecento. Organizzò quindi con i massimi esponenti politici del tempo, come il camaleontico Talleyrand e il Seyes “la mente sottile della Rivoluzione”, quel colpo di stato del 18 brumaio del 1799 che aprirà le porte del potere assoluto al fratello Napoleone, il quale lo nominerà nel novembre 1800 ambasciatore in Spagna, anche per allontanare un coerente rivoluzionario dal governo centrale, di cui oltretutto non condivideva il nuovo matrimonio nel 1803 con la nobile francese Alexandrine de Bleschamp, poi morta a Senigallia il 12 luglio 1855, allorché era la zia del nuovo imperatore di Francia, Napoleone III, come cognata del padre Luigi Bonaparte. Luciano deteneva quindi le sue residenze senigalliesi, quando i Napoleonidi fecero delle Marche la loro sede centrale del vano tentativo insurrezionalistico di recuperare il potere in Italia con i cosiddetti “Moti del 1831”, grazie ai vasti possessi che avevano ereditato dalle espropriazioni dei beni ecclesiastici, operati da Napoleone nel 1808 soprattutto a vantaggio del figlio adottivo, il viceré Eugenio Beauharnais – ricordato altresì in un’epigrafe coeva di Monte San Vito –, poi riacquistati da Pio IX e donati, nel territorio della sua città natale, per la fondazione dell’istituto assistenziale “Opera Pia Mastai Ferretti”, ancora esistente. Tali preziosi siti potrebbero quindi costituire le tappe di un tour storico-turistico dedicato a questo rivoluzionario periodo della storia italiana ed europea.
Per la visione o la registrazione della trasmissione sono utilizzabili i seguenti link:
https://facebook.com/events/s/villa-torlonia-di-senigallia-u/837092811336281/?sfnsn=scwspmo;
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