“Gli alberi ci parlano”
"Chi altro a Senigallia potrebbe donarci tutto questo?"
Gli abitanti della piano regolatore e tutti coloro che passano lungo viale Anita Garibaldi questa mattina hanno trovato una piccola sorpresa: alcuni dei pini sopravvissuti, per ora, alla strage cittadina hanno espresso, con brevi ma incisive frasi, un’opinione sulla loro utilità.
“Chiedono” di non essere abbattuti e di non provocare un danno irreversibile a tutti coloro che passano per la via e possono godere, specie in questi giorni, del notevole abbassamento di temperatura che riescono a produrre. Basta fare un confronto; continuare il tratto del viale già spogliato e sentire la differenza. Un beneficio incredibile, con solo un compito affidato agli umani: prendersene cura e trattare le loro radici in modo adeguato. In tante altre città ci sono riusciti, potremmo farcela anche noi, no? Al centro dello stemma di Senigallia c’è un pino, i senigalliesi hanno passeggiato, a piedi, in bicicletta, all’ombra dei pini, a scuola ci insegnano a piantare un albero, non ad abbatterne 100! Gli alberi ovviamente non parlano o scrivono ma possono farci riflettere: passando lungo un viale fresco ed ombreggiato chiediamoci: chi altro potrebbe donarci tutto questo?
Silvia Gervasi
1)un grande parco che faccia da polmone per la città e, a mio avviso, le aree per fare una bella pineta intorno alle mura con un po' di buona volontà si troverebbero di sicuro .
2) dei parcheggi necessariamente non vicini al centro con collegamenti adeguati, ovviamente senza arrivare alle eccellenze di Perugia o Spoleto. Una cosa tipo Matera sarebbe però alla portata.
Però se dopo 1k anni stiamo ancora aspettando la rotatoria della penna... eccessi dei Biossidi di carbonio e azoto ci faranno ancora compagnia per molti anni.
Questo mi fa riflettere su cosa sta facendo di concreto Senigallia per l ambiente.
Le piste ciclabili infatti non sono nello specifico una alternativa all automobile ma un diversivo per i turisti. Prova ne è che, contrariamente a quello che avviene nelle grandi città, i residenti le usano poco o niente per gli spostamenti, poi riflettendoci, per andare dove? A Marzocca? Al porto?
Gli alberi vanno messi in tutta la città perchè proteggono dal rumore e dal caldo, lasciate stare sti cavolo di pino ci sono tanti alberi adatti a stare in città, non si è mai sentito di tagliare tutti gli alberi perchè rompono le strade questa cavolata costerà cara alla città in termini di immagine, prima o poi finirà sui giornali.
Il pino ha radici molto superficiali l’ errore è stato metterli 70 anni fa ma questo non significa che non ci siano alberi adatti.
Sig Favi Umberto il mondo è in questo stato proprio perché è stato lasciato in mano a gente come lei, questo modo tutto italiano di risolvere di Non risolvere i problemi eliminando la causa porta solo ad impoverire la città e la società, quello emarginato e lei perché per fortuna le mentalità retrograde come la sua si stanno estinguendo. Potrebbe però fare un pensiero sulla candidatura a sindaco di Senigallia, c’è la vedo bene.
Quello che manca in generale ai margini delle città sono grandi parchi che fanno da polmone verde.
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Ribadisco poi che per l aspetto ambientale il taglio dei pini nella città di Senigallia sono veramente un aspetto trascurabile.
Purtroppo c è gente che non riesce a vedere oltre al proprio orticello e così non si migliorerà mai. Le cose son cambiate da quando son stati piantati i pini, servono adeguamenti a questo millennio.
Poi, mi lasci dire che i cani fanno pipi anche sugli alberi in città
Saluti
Gg
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