Rete per la Pace si rivolge al Pd Senigallia
"Confrontiamoci sulla guerra in Ucraina, non si possono solo inviare armi"
500 giorni di guerra sanguinosa, morti e devastazione, senza alcun obiettivo raggiunto. Mosca non riuscirà più a sottomettere l’Ucraina, ma neanche l’Ucraina riuscirà più a riconquistare i suoi territori nonostante l’enorme invio di armi da parte dell’Occidente. Intanto abbiamo assistito a un’escalation pericolosissima di cui non sembra si sia consapevoli. Persino la possibilità di un conflitto nucleare ci lascia indifferenti.
Vittime di una continua e sferzante propaganda da entrambe le parti belligeranti, amplificata dal pensiero unico dei nostri mass media, abbiamo perso la capacità di ragionare e di leggere la realtà con un minimo di pensiero critico.
Potremmo dire che noi pacifisti, così continuamente beffeggiati, lo avevamo detto sin dall’inizio che questa guerra come tutte le guerre non risolve i conflitti, ma complica le situazioni ed è foriera sempre di altri disastri.
Lo ha capito bene il Papa, la cui presa di posizione non è ispirata solo a principi etici bensì a una visione politica di ampio respiro, senza la quale, anche se si arrivasse ad un precario armistizio, resterebbero problemi irrisolti e si aprirebbe una nuova fase di instabilità e di scontro globale tra superpotenze.
Fatichiamo perciò a capire l’ostinazione e la caparbietà di un partito di sinistra, come vuole essere il Pd, a continuare a schierarsi con chi sa solo inviare armi, armi, armi, senza mai fermarsi a riflettere e a pensare che forse c’è un’altra possibilità per ripristinare il diritto e mettere fine a questa guerra, e che è giunta l’ora di un negoziato.
Nessuna parola si è spesa neanche sull’invio delle bombe a grappolo, per citare l’ultima perla di questa guerra. E oggi il nostro capo del governo a Vilnius può chiedere, nel silenzio generale di tutte le forze politiche, che la Nato difenda anche i nostri confini a sud col pretesto della presenza di Cina e Russia in Africa, approfittando così della dilagante militarizzazione per riproporre una versione aggiornata del solito, bieco, blocco navale contro l’immigrazione.
Eppure sappiamo che all’interno del Partito Democratico, anche nella nostra città e nella nostra regione, c’è chi la pensa in un altro modo, per una convinzione pacifista, perché crede ancora nei valori di un grande Paese come il nostro e della Costituzione.
Vi invitiamo, compagne e compagni, a confrontarci, a ragionare insieme, senza posizionamenti ideologici, senza pregiudizi di sorta.
Se vorrete creare momenti di dibattito, siamo disponibili.
Siamo in piazza da 50 settimane con un presidio settimanale per affermare i nostri quattro punti:
– l’immediato cessate il fuoco in Ucraina
– no all’invio di armi e all’aumento delle spese militari
– un’azione diplomatica concreta del governo italiano al fine di promuovere negoziati di pace
– l’accoglienza e l’assistenza ai profughi di qualsiasi provenienza.
Chi si oppone a questa guerra può unirsi a noi
RETE PER LA PACE SUBITO – SENIGALLIA
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