50° PRESIDIO CONTRO LA GUERRA

VENERDÌ 30 GIUGNO – ORE 19.00 / 20.00 – PIAZZA SAFFI

Ci vorrà ancora tempo per capire cos’è successo in Russia tra venerdì 23 e sabato 24, quando uno dei corpi più forti e agguerriti dell’esercito russo, il Gruppo Wagner, si stava dirigendo in armi verso la capitale, Mosca, senza trovare ostacoli nella sua marcia (così ci è sembrato che stesse avvenendo).
Tranne che in pochissime situazioni, in tutto il mondo sono cresciute le peggiori preoccupazioni circa la stabilità della Russia e la capacità del suo gruppo dirigente di avere in mano le effettive leve del governo (preoccupazioni non ancora del tutto sopite).

Non siamo certamente affezionati a questi governanti russi che con l’invasione dell’Ucraina del 24 febbraio 2022 hanno gettato di nuovo l’Europa in guerra (dopo i bombardamenti NATO su Belgrado nel 1999), hanno seminato morte e distruzione in intere aree dell’Ucraina, hanno dato un contributo determinante a quella guerra mondiale a pezzi che pericolosamente è in atto in diversi scacchieri del pianeta.
Pensiamo che questa guerra, tutte le guerre, siano un crimine e, quindi, eravamo e restiamo preoccupati per il futuro delle seimila testate nucleari detenute dalla Russia, il cui controllo nella sera di sabato avrebbe potuto finire in mani ancora peggiori di quelli attuali.
Ci vorrà ancora tempo per capire cos’è successo in Russia tra venerdì 23 e sabato 24. Però è chiaro che si è trattato di uno degli episodi più gravi e incontrollati di quella escalation che stiamo vivendo da troppo tempo, di quella intensificazione della guerra dovuta alla presenza e all’uso di armi sempre più sofisticate e micidiali, a tensioni e distruzioni sempre maggiori, alla ricerca del tutto illusoria di colpi di mano che possano determinare la vittoria sul nemico e la fine del conflitto.

Ma oggi, dopo gli ultimi avvenimenti è più chiaro ancora e lo ripetiamo di nuovo:
non esistono alternative al cessate il fuoco e al negoziato.
VOGLIAMO LA PACE SUBITO

1. PER L’IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO IN UCRAINA

2. CONTRO L’INVIO DI ARMI E CONTRO L’AUMENTO DELLE SPESE MILITARI

3. PER UN’AZIONE DIPLOMATICA CONCRETA DEL GOVERNO ITALIANO AL FINE DI PROMUOVERE NEGOZIATI DI PACE

4. PER L’ACCOGLIENZA E L’ASSISTENZA A TUTTI I PROFUGHI

Da

Rete per la Pace subito