A Senigallia va “in scena” la truffa delle 50 euro, ma il cassiere chiama la Polizia
Coppia di malviventi identificata. Per uno di essi si procederà "solo" al Divieto di Ritorno, poichè il reato non è stato denunciato
Nel fine settimana del 17 e 18 giugno, il personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza è intervenuto per identificare due persone che si erano rese protagoniste di una truffa in un esercizio commerciale di Senigallia.
La truffa consiste nel mettere in atto, in coppia, lo stratagemma di pagare una piccola consumazione appoggiando una banconota da 50 euro sul bancone e, nell’istante in cui il cassiere posa il resto sul bancone stesso, uno dei due lo distrae con un pretesto e l’altro riprende la banconota da 50 euro insieme al resto.
Nella concitazione e per la velocità dei movimenti dei truffatori, il più delle volte il cassiere non si rende conto di non aver incassato la banconota.
Ma stavolta l’addetto è invece stato “più lesto” dei malviventi, chiamando la Polizia, che ha identificato la coppia. Si trattava di persone pluripregiudicate per reati contro il patrimonio, senza fissa dimora in Italia, avvezze a tali comportamenti.
La vittima della truffa ha però ritenuto di non formalizzare la denuncia, per cui, in mancanza della condizione di procedibilità, gli agenti non hanno potuto procedere nei confronti dei due.
Tuttavia, per uno di loro, classe 1990, residente all’estero, dopo gli accertamenti di rito è stato avviato il procedimento amministrativo del Divieto di Ritorno nel Comune di Senigallia per tre anni.
L’operazione rientra nell’ambito dei servizi disposti dal Questore di Ancona dr. Cesare Capocasa, volti a contrastare la criminalità diffusa.
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