Una nuova centrale frigorifera per l’azienda Orto Verde di Senigallia
Parte dell'investimento si basa su fondi del Pnrr
La Orto Verde di Senigallia – quarta azienda in Italia nella produzione di verdure surgelate – ha programmato un investimento di 21 milioni di euro (il 40% dei quali sostenuti con fondi del Pnrr) per realizzare, accanto allo stabilimento di Cesano, una nuova moderna cella frigorifera.
La cooperativa di produzioni agricole è stata l’unica azienda delle Marche a entrare in graduatoria per ottenere il contributo del Piano nazionale di ripresa e resilienza nel campo della logistica e si è ovviamente da tempo attivata per presentare in Comune tutta la documentazione necessaria per le relative autorizzazioni, visti i tempi strettissimi entro il quale realizzare gli interventi finanziati con tale strumento.
La centrale frigorifera – pari 3.680 metri quadrati su 10 piani, con una capacità di 18.640 posti pallet – è stata progettata con le più moderne soluzioni tecnologiche che garantiscono completa automazione e massima efficienza e presenta anche i migliori requisiti in un’ottica di sostenibilità ambientale, sia per gli elevati standard di risparmio energetico, sia perché abbatte le emissioni dei mezzi di trasporto che sarebbero necessari per conferire i prodotti in appositi centri di stoccaggio. Parliamo infatti di un’azienda che trasforma e commercializza annualmente qualcosa come 40 milioni di chili tra piselli, fagioli, fagiolini, spinaci, cicorie, spezie e ingredienti per il minestrone: un quantitativo che continua a crescere e che richiede magazzini-frigo di sempre maggiori dimensioni, oggi presenti solo in centri distanti centinaia di chilometri sia a nord (Cesena) che a sud (Porto d’Ascoli). Questo ulteriore investimento completa, tra l’altro, un programma di ammodernamento degli impianti della cooperativa agricola che ha riguardato negli anni le linee produttive, di lavorazione e confezionamento, con l’automazione dei processi, il ciclo delle acque, le potenzialità refrigeranti, il miglioramento dei luoghi di lavoro, la produzione di energia da fonti rinnovabili per alimentare gli impianti.
Con un fatturato di 50 milioni, la Orto Verde vanta circa 150 addetti e garantisce una filiera che vede coinvolte 800 aziende agricole per oltre 7 mila ettari coltivati, senza contare l’indotto tra agronomi, contoterzisti, trasportatori, ecc.
“Nelle Marche si concentra il più alto numero di stabilimenti di lavorazione e trasformazione di prodotti agricoli surgelati – ha osservato il presidente della Orto Verde, Giampaolo Pettinari – e vi sono ancora interessanti prospettive di crescita sia economica che di sostenibilità ambientale se si programmano nuovi investimenti in tecnologie che passano per il miglioramento dei processi, il risparmio energetico e l’efficientamento dell’uso delle risorse idriche. Proprio in questa ottica Orto Verde, facente parte del gruppo Covalm che ha uno stabilimento anche nell’ascolano, punta a rafforzare e potenziare il proprio centro di Senigallia, nato sulle ceneri della ex Scac, fiduciosi anche di rapide risposte da parte dei soggetti istituzionali chiamati ad assolvere agli aspetti burocratici-autorizzativi per permettere di cogliere questa straordinaria, unica, opportunità che dà certezze di ulteriore sviluppo ed occupazione”.
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