Celebrata in Comune a Senigallia con Fidapa la Festa dell’Europa, in ricordo di Simone Veil
Fu la prima donna Presidente del Parlamento Europeo. Ribaditi valori di pace, solidarietà, democrazia
“L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete, che creino anzitutto una solidarietà di fatto.”
Sono parole di Robert Schuman, Ministro degli Esteri della Repubblica francese, che la mattina di martedì 9 maggio hanno riecheggiato nell’affascinante cornice dell’aula consiliare di Senigallia, in occasione della giornata dedicata all’Europa, che FIDAPA BPW e Comune hanno celebrato insieme.
Alla presenza di una folta rappresentanza degli alunni e delle insegnanti degli Istituti comprensivi della città, Senigallia ha celebrato la Festa dell’Europa dedicando la giornata a Simone Veil, prima donna ad aver ricoperto la carica di Presidente del Parlamento europeo dal 1979 al 1982.
La conferenza è iniziata con i saluti istituzionali del Sindaco Massimo Olivetti e di quelli del Presidente del Consiglio Massimo Bello, che hanno aperto i lavori dell’iniziativa insieme alla Vice Presidente della FIDAPA Camilla Giuliani e dalla socia Stefania Nardella, che presentato alla platea Maria Pia Di Nonno, ricercatrice e autrice del libro “Le madri fondatrici dell’Europa”, la quale ha parlato, in particolare, della figura di Simone Veil.
All’appuntamento del 9 maggio sono state presenti, per la FIDAPA, anche Giuliana Solfanelli e Tiziana Moroni, e Marco Zecchinelli del Movimento Federalista Europeo.
“Un ringraziamento particolare alla Fidapa di Senigallia e alle scuole della nostra città – ha esordito il Presidente Bello – per aver animato questa straordinaria giornata dedicata all’Europa, ma soprattutto per avere consentito di ricordare una donna straordinaria come Simone Veil. La Festa dell’Europa, in questa edizione, per mette a tutti noi di riflettere su quelle donne e su quegli uomini che, all’indomani, del secondo conflitto, sono riusciti con forza, coraggio, umiltà e capacità insolite s risollevare le sorti del nostro continente. Lo dobbiamo a Simone Veil, ad Altiero Spinelli, ad Alcide De Gasperi, a Robert Schuman e a tanti altri se oggi possiamo convintamente sentirci anche cittadini europei.”
“Il processo di unificazione europea e di riforme costituzionali dei Trattati – ha proseguito Bello – permette a tutti gli Stati membri della grande famiglia europea di ripensare l’architettura della casa comune e, allo stesso tempo, di non dimenticare ciò che ci hanno trasmesso i padri fondatori e le madri fondatrici dell’Europa. Quella patria chiamata Europa è ancora il nostro obiettivo ed è per questo che tutti noi siamo chiamati, con responsabilità, a delinearne il futuro prossimo.”
“In onore e a conclusione di questa giornata meravigliosa, trascorsa con i giovani a parlare di Europa e di opportunità europee – ha concluso il Presidente Bello – sono onorato di annunciare che presenterò una mozione in Consiglio per proporre di intitolare uno spazio pubblico a Simone Veil, non soltanto perché è divenuta un simbolo importante della lotta per la non discriminazione delle donne, ma anche perché ha contribuito all’unità europea.”
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