A 46 anni di distanza dalla morte, sabato 6 maggio presso l’Auditorium S. Rocco di Senigallia, la Giornata di studi “Oltre le Frontiere. Más allá de las fronteras. Giornata di Studi su Rodolfo Mondolfo: l’interesse per la filosofia e l’impegno politico, tra Italia e Argentina”, intende ricordare la figura e l’opera di una delle più eclettiche personalità del secolo scorso.

Nato a Senigallia il 20 agosto 1877 e morto a Buenos Aires il 16 luglio 1976, Rodolfo Mondolfo è stato un indubbio protagonista della scena filosofica, politica e culturale novecentesca: segnalatosi come insigne pensatore della filosofia moderna e docente nelle università di Padova, Torino e Bologna, Mondolfo è poi diventato apprezzato studioso del pensiero filosofico antico; costretto nel 1938 dalle leggi razziali all’emigrazione oltreoceano, Mondolfo ha insegnato greco antico presso l’Università di Córdoba (1940-48) per poi passare ad insegnare storia della filosofia antica all’Università di Tucumán (1948-52) dove ha dato vita a una vera e propria scuola.

A conferma dell’atipicità di questo intellettuale, politicamente socialista ma filosoficamente non assimilabile a una scuola precisa, bastano le considerazioni espresse dai grandi studiosi del secolo scorso: per Piero Gobetti Mondolfo era “il solo pensatore del socialismo contemporaneo”; secondo Eugenio Garin egli aveva saputo individuare una “linea di continuità tra Illuminismo, rivoluzione francese e socialismo contemporaneo”; invece Norberto Bobbio richiamò l’interpretazione originale data da Mondolfo sulla rivoluzione russa; per Arturo Colombo egli ha continuato per mezzo secolo “con coraggio e coerenza” a sostenere che il vero marxismo non si poteva ridurre a puro materialismo, ma andava inteso come “nuova forma di umanesimo”.

In sostanza, la figura di Mondolfo, nel primo dopoguerra consigliere comunale del Psi nella città natale (unico suo incarico politico ufficiale), abbraccia l’intera dimensione dell’uomo di cultura e la Giornata di studi vuole approfondire la dimensione filosofica e storica. L’iniziativa, promossa dall’Università di Macerata, in collaborazione con l’Associazione di Storia Contemporanea, l’Istituto Gramsci Marche, con il patrocinio della Società Filosofica Italiana e il sostegno di Banco Marchigiano, dura l’intera giornata, con due sessioni: in quella mattutina (10-13.00), dopo i saluti dell’Amministrazione comunale, del Rettore dell’ateneo maceratese John Mc Court e del Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Roberto Mancini, intervengono, sul versante filosofico, introdotti e coordinati da Federica Piangerelli (Università di Macerata), i relatori Emidio Spinelli (La Sapienza, Università di Roma), Luca Grecchi (Università di Milano-Bicocca), Lucia Palpacelli (Università di Macerata) e Ivana Costa (Università di Buenos Aires).

Nel pomeriggio (15.30-19.00), con il coordinamento e le conclusioni di Pietro Rinaldo Fanesi (Istituto Gramsci Marche), affrontano la dimensione politica le relazioni di Luka Bogdanic (Università di Zagabria), Lidia Pupilli (Università di Macerata) e Marco Severini (Università di Macerata). La Giornata si conclude con un pubblico dibattito.

La cittadinanza è invitata a partecipare, nel ricordo dell’illustre concittadino cui Senigallia rese omaggio il 19 agosto 1962: all’epoca ottantacinquenne, Mondolfo, che faceva la spola tra Italia e Argentina, presenziò alle celebrazioni in suo onore, volute per riconoscergli il ruolo di pioniere della cultura italiana nel mondo in virtù del contributo dato alla diffusione della lingua nazionale nel campo filosofico.

La Giornata di studi riconosce 1 cfu alle studentesse e agli studenti dei corsi di laurea di Unimc in Filosofia, Scienze Filosofiche, Lettere – curriculum Storico, Storia e archeologia per l’innovazione.