“Tre indizi, una prova: ‘silente’ Olivetti certifica fallimento del suo sistema organizzativo”
Romano e Pagani: "Terzo responsabile d'area non confermato"
Diceva Agatha Christie che tre indizi fanno una prova. Se dovessimo ragionare per analogia, altro esempio non potrebbe essere più azzeccato.
Leggendo l’ordinanza di Olivetti n.2023/234, infatti, abbiamo appreso che il 13 aprile è stata assegnata alla segretaria generale anche la responsabilità dell’area 11 (ambiente, porto e demanio marittimo), fino al 30/04, in attesa delle procedure finalizzate al conferimento di un nuovo incarico. Quindi la funzionaria che ricopriva il ruolo, da qualche giorno, non ricopre più l’incarico. A lei vanno i nostri ringraziamenti per l’impegno e la qualità professionale dimostrata, oltre che i nostri migliori auguri per continuare a lavorare proficuamente come fatto finora.
Con questa area, siamo a tre responsabili d’area che sono stati cambiati finora. Tre su dodici, un bel numero, non c’è che dire: le altre deleghe di riferimento riguardavano lavori pubblici e protezione civile, due snodi nevralgici per la nostra amministrazione.
Un evidente e ormai diffuso malessere generale che si sta diffondendo a macchia d’olio all’interno degli uffici comunali.
Al sindaco, invece, chiediamo: era questa la grande ‘riorganizzazione manageriale’ che dovevamo aspettarci?
Il fallimento del sistema organizzativo Olivetti, con la trasposizione di un modello valido per comuni piccoli, ma non di certo per una realtà con circa 300 dipendenti, è ancora più lampante alla luce delle risorse del PNRR che sono in arrivo. Un sistema di gestione del personale che non poteva che avere questo risultato, come dicevamo da tempo. Tre indizi, una prova.
Dario Romano, capogruppo PD
Stefania Pagani, capogruppo Vola Senigallia
Ma fateci il piacere, và .
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