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Paolo Landi: “Senigallia più attrattiva con progetti innovativi”

L'ingegnere: "Immaginiamo di valorizzare il tratto urbano del fiume ipotizzando una fruizione interna all'alveo"

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Ponte monumentale sul Misa - Proposta progettuale di Paolo Landi

L’errore più diffuso delle amministrazioni pubbliche è quello di promuovere interventi senza visione d’insieme. E’ superato il tempo dei piani regolatori che pretendono con largo anticipo di definire uno sviluppo del territorio che non si rivelerà poi adeguato alle previsioni.

Il futuro della pianificazione va oggi sviluppato attraverso nuovi strumenti, purtroppo ancora quasi totalmente sconosciuti o ignorati, quali i piani strategici, non vincolistici e di grande flessibilità capaci di immaginare già da ora la città di domani proiettata e illustrata attraverso i social e gli urban-center da un progetto in itinere continuativo sempre revisionabile e aggiornabile.

Il Misa con la banchina fluviale - Proposta progettuale di Paolo LandiCiò vale tanto più per Senigallia che gode di un potenziale unico e straordinario idoneo a sviluppare soluzioni sorprendenti. Immaginiamo di valorizzare il tratto urbano del fiume ipotizzando una fruizione interna all’alveo abbassandone la quota di fondo dalla foce al ponte portone e lasciando lateralmente una ridotta banchina tecnica praticabile. Realizzeremmo una via d’acqua navigabile per piccole imbarcazioni e un camminamento dolce che contribuirà contestualmente a ridurre il rischio idraulico grazie alle sezioni ampliate con conseguenti incrementi di portate. E’ una soluzione realisticamente fattibile in autofinanziamento, sostenuta dal contratto di fiume che andrà a proporre alla regione un progetto di guardanìa operativa e la sostituzione di ponte Garibaldi con un manufatto monumentale.

Un piano d’azione a costo zero che superato il periodo di ammortamento, sarà fonte di costante redditività e che potrà da subito trasformare la città elevandola al massimo livello di suggestione con un trasformato lungo fiume che evidenzierà con più forza la palizzata dei portici e i riflessi di luce prodotti dal particolare orientamento.

Seguendo questa logica non dovremmo più affidare l’immagine di Senigallia esclusivamente alla Rotonda ma integrarla con nuove icone derivanti da una serie di idee progetto a condizione che siano però tutte parti integranti di un disegno generale di piano strategico.

Commenti
Ci sono 3 commenti
Alberto Diambra
Alberto Diambra 2023-04-12 08:04:41
Egregio Ingegnere Lei ha ed ha avuto molte idee giuste per Senigallia specialmente per il passato che,se fossero state ,almeno in parte,prese in considerazione dalll' Amm.ne Mangialardi ed Angeloni, alluvioni che hanno distrutto Senigallia non sarebbero accadute ,Non speri tanto che le Sue idee recenti giuste e brillanti ,siano prese in giusta considerazione da questa Amm.ne che non è in grado di comprendere le criticità idrogeologiche sorte con l'alluvione del 15.9.22 in special modo in via Adice,via Tevere,zona Peep Misa ancora circondate dal fango ed in pericolo di avere,di nuovo, acqua e fango nelle abitazioni,con il contorno di zanzare ed altri insetti ,zona a ridosso dell'Ospedale..
favi umberto 2023-04-12 08:59:34
Caro ingegnere si rassegni! Le grandi aquile che ci governano non accoglieranno mai le sue proposte, a torto o ragione hanno troppi limiti e non si impegnano affatto nel cercare di superarli
Glauco G. 2023-04-13 09:19:22
Onestamente...spero che mai nessuno prenderà in considerazione quel tipo di ponte....ma è un mio gusto personale ovviamente..copiare Venezia e Firenze con un "manufatto" stile case popolari..non credo sia una innovazione..ma un pensare stile anni 80
ATTENZIONE!
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