Fondazione Senigallia, Canafoglia ancora commissario: “scelta senza motivazioni”
Mangialardi (capogruppo regionale PD) contesta la scelta di Acquaroli
“Resto sbalordito di fronte alla totale assenza di valide motivazioni che hanno portato la giunta Acquaroli a prorogare l’incarico del commissario straordinario della Fondazione Città di Senigallia.
Basti dire che è stato lo stesso commissario, fin dalla premessa della sua relazione di fine mandato, a parlare di gestione difficoltosa. Un eufemismo, considerati gli irrisori risultati ottenuti, per di più ottenuti quasi esclusivamente sulla pelle dei dipendenti, vittime di demansionamenti e licenziamenti, e tagliando i servizi erogati dall’ente. Che poi il commissario, confermando la sua allergia alla democrazia, attribuisca la responsabilità del suo insuccesso ai gruppi di minoranza che in consiglio regionale e comunale hanno sollevato critiche circa la sua nomina, è solo un ulteriore elemento che avrebbe dovuto indurre la giunta regionale a prendere atto dell’inadeguatezza di quell’incarico e a chiudere questa stucchevole parentesi del commissariamento. Una scelta, questa sì seria e credibile, che avrebbe smascherato il pilatesco atteggiamento del Comune di Senigallia, costringendolo, come previsto dalla legge, a nominare subito un nuovo consiglio d’amministrazione. Anche perché, non va dimenticato, che sulla nomina del commissario straordinario pende ancora un ricorso davanti al Presidente della Repubblica riguardante la sua legittimità”.
Così il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi commenta la proroga dell’incarico di commissario straordinario della Fondazione Città di Senigallia all’avvocato Corrado Canafoglia, discussa il 4 aprile durante i lavori dell’Assemblea legislativa delle Marche.
“La verità – aggiunge il capogruppo dem – è che oggi le difficoltà della Fondazione, così come quelle di tutti gli altri enti gestori, risiedono principalmente nella mancata erogazione dei contributi richiesti alla Regione Marche per far fronte all’incremento dei costi e alla contestuale riduzione degli ingressi durante il Covid. Richieste che con diversi atti ed emendamenti al bilancio abbiamo più volte sostenuto come Partito Democratico dal 2021 a oggi, senza mai trovare né il favore del centrodestra regionale, né tanto meno l’appoggio del commissario straordinario”.
“Che ciò – si chiede in conclusione Mangialardi – abbia a che fare con la volontà di sottrarre per altro tempo la gestione della Fondazione al legittimo controllo democratico del Comune di Senigallia? E, magari, continuando a ricompensare lautamente, ovviamente a spese dei cittadini di Senigallia, il commissario straordinario per il sostegno dato al centrodestra in occasione delle elezioni regionali del 2020? Credo che gli elementi a disposizione permettano a chiunque di dare la giusta risposta a questi quesiti”.
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