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“Sport: a Senigallia un colpo d’ala o a rischio c’è la credibilità politica”

A dirlo è Unione Civici Marche: "Il centro-destra aveva garantito un rilancio senza precedenti e investimenti strategici"

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Impianti sportivi Saline

Non è più pensabile tollerare ancora la situazione di malagestione del centro sportivo Saline. Il cuore dello sport senigalliese, settore per il quale il centro-destra aveva garantito alla città un rilancio senza precedenti e investimenti strategici, è in evidente stato di decomposizione.

Le tariffe (secondo il contratto siglato a ottobre 2021, l’Amministrazione aveva ed ha il potere di chiederne la modifica, potere mai esercitato) sono pressoché decuplicate, in linea con gli aumenti spropositati di tutte le palestre comunali. Le strutture (piscina a parte) sono quasi sempre chiuse e prive di personale. E’ stato dimostrato che gli impianti di atletica e il centro tennis sono quasi sempre sbarrati. Per praticare sport occorre prenotare prima, oltre che pagare cifre proibitive.

I campi da tennis risultano inagibili di inverno e prenotabili solo per i campi all’aperto in primavera inoltrata ed estate. I lavori di ristrutturazione, risistemazione e adeguamento degli impianti (tra cui copertura dei campi da tennis, ripristino del manto, corpi spogliatoio, illuminazione impianti, miscelatori docce, impianti elettrici, rete fognaria…) non sono mai iniziati dopo quasi due anni di gestione.

Eppure il concessionario ha sempre ricevuto fino ad oggi il contributo integrale (262 mila euro oltre iva annui) fino all’ultimo centesimo. Senza applicazione di penali per la chiusura degli impianti in violazione delle regole contrattuali e degli orari di apertura previsti e senza che la società concessionaria (di cui fa parte la Uisp) sia mai stata diffidata ad adempiere come previsto dall’art. 25 del contratto siglato a ottobre 2021 tra Amministrazione comunale e gestore. Di più: il gestore ha ottenuto un anno in più di concessione (passando da 12 a 13 anni di gestione).

Il tutto mentre, per le altre società sportive senigalliesi che garantiscono sport agonistico ai ragazzi a prezzi sociali (ovviamente grazie solo al volontariato dei dirigenti), sono state quadruplicate le tariffe e applicate condizioni estremamente penalizzanti (si pensi ad alcune condotte inutili imposte durante il periodo Covid, al divieto in tutte le palestre comunali di far entrare il pubblico pur essendo astrattamente possibile invece fino al raggiungimento di 99 persone all’interno degli impianti o alla priorità concessa alle scuole che possono in qualsiasi momento, per volontà dell’assessore allo sport, disporre l’annullamento di allenamenti o ritrovi sportivi a proprio piacimento e senza preavviso).

E’ il momento di un colpo d’ala: se non si cambia regime e non si mantiene l’indirizzo politico garantito ai cittadini in campagna elettorale il rischio è quello di perdere ogni credibilità politica.

Unione civici Marche
Roberto Paradisi
Maurizio Mugianesi

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