Visita a Strasburgo per la 3°C della scuola “Marchetti” di Senigallia
Studenti e studentesse si sono recati anche a Colmar, Friburgo e al campo di concentramento di Struthof
Con la fine dell’emergenza COVID, la Scuola Marchetti ha ripreso la programmazione dei viaggi di istruzione delle classi terze. I ragazzi della 3^ C, corso Europeo, hanno così potuto effettuare nei giorni dal 21 al 24 marzo un significativo viaggio fra storia ed arte nei luoghi che hanno ospitato la creazione di quella istituzione, l’Unione Europea, che ha garantito pace e collaborazione fra gli stati membri e che, con il PNRR, intende preparare un futuro di prosperità e di democrazia alle nuove generazioni.
Fulcro del percorso di viaggio è stato ovviamente il Parlamento di Strasburgo, sito in una località che è essa stessa il simbolo di come guerre e contrasti, che hanno prodotto ben due guerre mondiali, possano essere superati con l’intuizione assolutamente straordinaria di sei paesi europei, fra cui l’Italia, di creare una realtà sovranazionale originale ed ancora in costruzione.
Palpabile l’emozione dei ragazzi nel trovarsi di fronte al moderno palazzo del parlamento, con le sue linee circolari e incomplete che richiamano appunto il concetto che i nostri giovani sono non semplici visitatori di un luogo di memorie, ma devono diventare futuri costruttori di un’Unione sempre più allargata e democratica. I ragazzi si sono seduti nell’emiciclo parlamentare ascoltando con attenzione le spiegazioni della guida e ponendo domande, hanno poi visitato il centro della città caratterizzato da quel particolare mix di architettura tedesco-francese che ne esprime la doppia anima, finalmente riappacificata nel comune abbraccio della Unione Europea.
Altri luoghi toccati nel viaggio sono stati la bella Colmar in Alsazia e la città di Friburgo in Germania, raggiungibili facilmente senza alcun ostacolo di dogane all’interno della UE. I ragazzi hanno anche raggiunto il campo di lavoro e di concentramento di Struthof, dolente testimonianza di un passato di orrori che si spera non si possa più verificare, prima di tornare a Senigallia stanchi ma felici di aver vissuto un’esperienza speciale e così ricca di significati.
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