SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

“Perché i senigalliesi devono pagare lo spiaggiamento dei detriti di fiumi e fossi?”

Campanile: "Enti che puliscono procedono con il trituraggio? Allora non lascino i rifiuti nell'alveo dei corsi d'acqua"

1.952 Letture
commenti
Sì Con Te Superstore Senigallia - Strada S. Angelo Senigallia (AN) - Guarda le offerte
Detriti in spiaggia a Senigallia

E’ sempre più frequente che difronte ad un problema la prima risposta dei burocrati sia quella di affermare la propria irresponsabilità anziché quella di capire e risolvere il problema.

Anche per i dieci chilometri di detriti spiaggiati nei giorni scorsi è successa la stessa cosa. Una lingua nera di residui organici triturati ha invaso la Spiaggia di Velluto dal Cesano fino a Marzocca facendo soprattutto un grave danno all’immagine turistica della città e gravando sulle tasche dei senigalliesi.

Nonostante il via vai di mezzi meccanici impiegati nella raccolta e nello smaltimento, ancora oggi sono presenti mucchi enormi di detriti neri a testimonianza che non si è trattato di un abbaglio ma un fatto reale. Chi è responsabile? La crudele e matrigna natura? Assolutamente no.

La responsabilità va ricercata in chi pulisce fiumi e fossi triturando (con il trincia tutto) i rifiuti (canne, rami, erba) e lasciandoli lì anziché portarli via. Risparmiando sui costi dello smaltimento.

Quando piove l’acqua porta tutto a mare ed il mare, puntualmente, restituisce a riva. Questa volta però i detriti rifiuti “appartengono” ai senigalliesi che devono farsi carico dello smaltimento, quello smaltimento che dovrebbe essere fatto a monte, nel luogo di produzione. Conclusione, non paga chi produce il rifiuto ma i senigalliesi con l’aggravante che l’Amministrazione Olivetti non dice come stanno le cose e non controlla e denuncia.

Chi pulisce i fiumi ed i fossi? Il Comune, la Provincia, la Regione, il Consorzio di Bonifica? Tutti insieme in base alla piccole o grandi competenze? Se puliscono e quando lo fanno (mai affermazione ipotetica è stata più azzeccata) devono farsi carico di non lasciare i rifiuti sul posto. Vogliono procedere con il trituraggio? Allora non lo lascino nell’alveo dei corsi d’acqua.

Onestà intellettuale vuole che si riconosca che il governo ha stanziato notevoli risorse per i danni dell’alluvione, sia in termini di ristori sia per lavori strutturali. Questo comporta però una responsabilità maggiore rispetto al passato perché con tante risorse a disposizione non si possono sbagliare interventi.

Le vasche di laminazione non possono essere l’unica risposta preventiva trascurando i bacini che sarebbero una riserva d’acqua per l’agricoltura. Non si può pensare che basti ripulire l’alveo dei corsi d’acqua dagli arbusti, piante e canne senza rimuovere la sabbia e la terra che si è accumulata in anni di non-manutenzione. Non si può pensare che sia saggio che l’acqua scorra lateralmente negli alvei anziché al centro infragilendo gli argini.

I dieci chilometri di trituraggio che sono spiaggiati a Senigallia dovrebbero essere lo stimolo per risolvere il problema e non per nascondere che è la conseguenza di precise scelte.

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!


Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno





Cronaca
Politica
Cultura e Spettacoli
Sport
Economia
Associazioni
Fuori dalle Mura