Lavoro da remoto: esploriamo pro e contro di una modalità di lavoro sempre più diffusa
Pro e contro dello "smart working". Cosa pensano gli italiani e il resto del mondo sul lavoro da remoto
Negli ultimi anni, il lavoro da remoto è diventato sempre più comune grazie alla crescente disponibilità di tecnologie digitali che consentono di lavorare da qualsiasi parte del mondo. La pandemia di COVID-19 ha ulteriormente accelerato questa tendenza, spingendo molte aziende a digitalizzarsi e a implementare il lavoro da casa per garantire la sicurezza dei propri dipendenti. Questa modalità di lavoro presenta indiscutibilmente svariati vantaggi. Cosa ne pensano gli italiani?
Pro e contro dello “smart working”
Iniziamo da alcuni dei principali svantaggi di questa pratica. La prima problematica riguarda l’isolamento sociale: lavorare da remoto può infatti portare a un senso di allontanamento dal “mondo”, poiché si è meno in contatto con i colleghi e con l’ambiente lavorativo tradizionale. In questo senso si possono creare anche difficoltà nella comunicazione, visto che può essere più complicato gestire a distanza situazioni di conflitto o le incomprensioni, con la tendenza a chiudersi verso gli altri.
Un altro dei principali svantaggi del lavoro da remoto è la presenza di distrazioni domestiche che possono influire negativamente sulla produttività e sulla qualità del lavoro svolto. Quando si lavora da casa, si è esposti a un’ampia gamma di possibili distrazioni, come la televisione, i familiari, gli animali domestici, le incombenze casalinghe e così via.
Infine (pur essendocene anche altri), si tende a soffrire maggiormente di stress e fatica mentale facendo smart working. Questo perché si tende a lavorare più ore, o a farlo in orari in cui sarebbe bene riposare, come la notte.
Veniamo ai vantaggi. Lavorare da remoto offre la flessibilità di organizzare la propria giornata in modo più adatto alle proprie esigenze personali. Poter gestire il proprio tempo e organizzare la propria agenda in modo più flessibile può aiutare a bilanciare meglio il lavoro con altre attività e impegni personali.
Eliminando la necessità di spostarsi, il lavoro da remoto consente anche di risparmiare tempo e denaro sui trasporti e sulle spese associate, come il carburante, i pedaggi e il parcheggio. Questo può portare a un maggiore risparmio e a una maggiore convenienza, che non è male visti i tempi difficili.
Lavorare da remoto consente anche di gestire meglio il proprio tempo per dedicarne un po’ di più alla propria famiglia e ai propri hobby. Questo può portare a un miglior equilibrio tra vita professionale e vita privata, consentendo di trascorrere più tempo con le persone care e di dedicarsi a passioni che altrimenti potrebbero essere trascurati. Inoltre durante le pause è possibile dedicarsi a passatempi casalinghi come la cucina o i giochi online, come anche a giocare su Pokerstar con un bonus senza deposito.
Infine, lo smart working offre l’opportunità di lavorare con aziende e clienti in tutto il mondo, aprendo nuove opportunità di carriera e di sviluppo professionale. La possibilità di lavorare con persone provenienti da diverse parti del mondo può anche arricchire l’esperienza lavorativa e ampliare la propria rete di contatti e collaborazioni.
Cosa pensano gli italiani e il resto del mondo sul lavoro da remoto
Anche se è nata soprattutto come “imposizione” a causa del COVID-19, è diventata una consuetudine piacevole per la maggior parte dei lavoratori da remoto. Ci sono diverse ricerche e sondaggi che lo dimostrano.
Secondo un indagine condotta da Adecco Italia nel 2021, il 70% dei lavoratori italiani ha affermato di voler continuare a lavorare in modalità smart working anche dopo la pandemia. Inoltre, il 66% dei lavoratori si sente più produttivo in modalità di lavoro da remoto.
Un precedente sondaggio condotto da MIP Politecnico di Milano nel 2020 ha evidenziato che la stessa percentuale di lavoratori italiani (circa il 70%) ritiene che lo smart working abbia migliorato l’equilibrio tra vita professionale e vita privata, anche se solo il 20% di essi ritiene che sia il modo migliore di lavorare.
Anche in altri paesi il lavoro da remoto ha avuto una crescita significativa negli ultimi anni, soprattutto a causa della pandemia da COVID-19. Un sondaggio condotto da Pew Research Center negli Stati Uniti nel 2020 ha rilevato che il 54% dei lavoratori americani preferisce lavorare da remoto almeno una parte della settimana, e il 71% ha dichiarato che questo approccio digitale ha avuto un impatto positivo sulla propria vita lavorativa.
Un altro sondaggio condotto da Eurofound ha rilevato che in molti paesi europei, tra cui Spagna e Francia, il lavoro da remoto ha avuto un impatto positivo sulla soddisfazione lavorativa e sulla produttività dei lavoratori.
Infine, anche nei paesi dell’Asia orientale e del Pacifico lo smart working ha avuto una crescita significativa negli ultimi anni, ma i risultati in alcuni stati sono diversi dall’occidente. Ad esempio, secondo un sondaggio condotto dalla società di consulenza Willis Towers Watson nel 2020, in Giappone il 70% delle aziende ha iniziato a implementare il lavoro da remoto a causa del COVID-19, ma solo il 13% dei lavoratori ha dichiarato di voler continuare a lavorare esclusivamente da casa anche dopo la fine della pandemia.
In Cina la pensano diversamente. Il governo ha iniziato a promuovere attivamente il lavoro da remoto negli ultimi anni per ridurre il traffico e l’inquinamento nelle grandi città. Secondo un sondaggio condotto dalla società Daxue Consulting nel 2020 il 64% dei lavoratori cinesi ha dichiarato di preferire il lavoro da remoto rispetto a quello in ufficio, poiché offre maggiore flessibilità e risparmio di tempo sui trasporti.
Le conclusioni
In sintesi, il lavoro da remoto è diventato sempre più popolare in tutto il mondo. Offre senza dubbio una serie di vantaggi, come la flessibilità di organizzare la propria giornata in modo più adatto alle proprie esigenze personali, il risparmio di tempo e denaro sui trasporti e sulle spese associate, la possibilità di dedicare più tempo alla propria famiglia e ai propri hobby, la maggiore produttività e le opportunità di lavoro globale.
Per questo sembra essere ben accolto in molti paesi, tra cui Italia, Spagna, Francia, Stati Uniti e anche la Cina, mentre il Giappone preferisce farlo in modo saltuario. E voi, cosa ne pensate? Siete favorevoli o contrari?
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