Ancora episodi di truffe, messe in atto utilizzando gli strumenti informatici, hanno impegnato gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Senigallia che, ormai nel corso del tempo, hanno affinato le tecniche d’indagine finalizzate alla ricostruzione delle diverse fasi di cui si compone questo tipo di reato predatorio che, con aumento esponenziale del fenomeno degli acquisti on line, è sempre più diffuso.

In particolare, nelle scorse settimane, un cittadino senigalliese si è recato presso l’Ufficio Denunce del Commissariato di Polizia per segnalare di aver effettuato l’acquisto on line di un elettrodomestico consultando un noto network dedicato alla compravendita tra privati. Il prezzo della merce in vendita era pari a 500 euro.

Dopo un iniziale scambio di messaggi attraverso la piattaforma digitale, è stato fornito al senigalliese il numero telefonico di un cellulare per i successivi contatti, attraverso i quali è stato pattuito il prezzo finale, pagabile in due rate.

Il venditore ha fornito i dati bancari per effettuare il pagamento della somma convenuta e l’acquirente ha eseguito il pagamento richiesto, avendo anche cura di avvisare la controparte dell’avvenuto saldo. Quest’ultimo, avuta la certezza del pagamento, ha garantito all’acquirente che la merce sarebbe arrivata all’indirizzo concordato entro tre giorni. Dopo una prolungata attesa e diversi, ma vani, tentativi di ricontattare il venditore, la merce non è mai arrivata.

A seguito della denuncia, gli agenti del Commissariato di Senigallia hanno dato il via alle indagini, andando ad approfondire ogni elemento utile, sia di tipo documentale che di tipo informatico. Le attività svolte hanno permesso agli inquirenti di individuare due diversi soggetti, che sono risultati responsabili della truffa patita dal senigalliese. Ognuno di essi infatti aveva svolto un ruolo rilevante nel raggirare l’acquirente, convincendolo ad effettuare il pagamento.

Entrambi i soggetti sono risultati essere pregiudicati proprio per reati legati alle truffe informatiche, oltre che avere precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. I due sono stati denunciati a piede libero per truffa.