Indagine sull’alluvione 2022: gli atti passano da Ancona alla Procura di L’Aquila
Magistrati tra i danneggiati, scatta l'incompetenza funzionale. Accadde anche al processo, ancora in corso, sull'alluvione 2014
La documentazione relativa all’indagine sull’alluvione del 15 settembre 2022 nelle Marche, causa di enormi danni e della morte accertata di 12 persone, oltre a una donna di 56 anni, Brunella Chiù, ancora dispersa nell’hinterland di Senigallia, è stata inviata dalla Procura di Ancona a quella di L’Aquila.
Il cambio di Procura è stato necessario in seguito alla dichiarazione, ai sensi dell’articolo 11 del codice di procedura penale, di incompetenza funzionale del giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Ancona. La motivazione è che alcuni dei magistrati della Corte di appello di Ancona sono tra i danneggiati dalla calamità stessa, sarebbero quindi parte lesa del reato di alluvione colposa, per il quale non c’è ancora, dopo quasi sei mesi, nessun nome iscritto nel registro degli indagati.
Monica Garulli, procuratrice capo di Ancona e coordinatrice del’inchiesta, ha reso nota la trasmissione degli atti ai giudici del capoluogo abruzzese. Si tratta, a quanto si apprende, di una formalità tecnica che non dovrebbe causare ritardi nell’indagine. E si tratta di un trasferimento “già visto” a Senigallia, travolta nel 2014 da un’altra dannosa alluvione, costata la vita a tre persone, il cui processo fu trasferito a L’Aquila, dove il procedimento è tuttora in corso.
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