“Senigallia d’estate: dove dormire è un lusso”
Il cittadino Carlo Massacci polemizza: "c'è inquinamento acustico"
Senigallia d’estate: dormire è un lusso.
In estate a qualche “fortunato” è concesso dormire dalle tre di notte fino a che non deve alzarsi per andare a lavorare. E’ questo il senso dell’ordinanza, attualmente in vigore, emanata dall’ex Sindaco Mangialardi (ordinanza n° 486 del 23/8/2016) che sancisce i seguenti punti in merito al permesso per gli intrattenimenti musicali.
a) Validità dell’ordinanza: dal 1° aprile al 30 settembre
b) Dalla domenica al giovedì, fino alle ore 01 per tutta la città
c) Venerdì, sabato e prefestivi fino alle 02 nel centro storico e fino alle 03 nei lungomari
In sintesi, il riposo, per sei mesi l’anno, per il fine settimana, per gli abitanti del centro storico e dei lungomari e per gli ospiti degli alberghi, è quello spazio di poche ore che va dalle tre di notte all’alba, al momento del risveglio. In pratica il riposo e la lotta all’inquinamento acustico passano in secondo piano rispetto ad una interpretazione errata di valorizzazione del turismo. È sufficiente chiedere ai turisti degli alberghi e delle case private quale è la loro opinione.
Tale ordinanza contraddice il senso della legge n° 447 del 26/10/1995 che si prefigge di proteggere i cittadini dall’inquinamento acustico cercando il giusto equilibrio tra bisogni primari del cittadino ed attività economiche.
Il Consiglio Comunale di Senigallia con deliberazione n° 115 del 17/12/2009 ha approvato il “Piano di risanamento acustico comunale”, definendo i livelli massimi di rumore per ogni zona, senza chiarire le fasce orario di rispetto assoluto della tranquillità per attività di tipo edilizio, agricolo e di intrattenimento musicale.
Ci sono sulla costa adriatica esperienze che vanno in direzione opposta a quella di Senigallia.
Rimini, tra le altre, ha adottato un “Regolamento per la tutela dell’inquinamento acustico” che fissa l’orario di cessazione di ogni attività musicale alle ore 24, salvo beninteso richiesta di eventuali proroghe adducendo valide motivazioni.
Non è forse giunto il momento che il Consiglio Comunale di Senigallia aggiorni il “Piano di risanamento acustico comunale” tenendo conto della legge n° 447 del 26/10/1995 e delle esperienze maturate altrove?
Immagine di repertorio
Carlo Massacci
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