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“Ucraina, solidarietà a popolo e cooperazione con la comunità a Senigallia e nelle Marche”

Presidente Consiglio Comunale Bello, dopo un anno di conflitto russo-ucraino: "La nostra città non si è mai girata dall'altra parte"

Massimo Bello

“Oggi, 24 febbraio, è una data particolare per il Popolo ucraino, ma anche per la comunità ucraina, che risiede nella nostra città e nella nostra regione perché rappresenta un giorno terribile, quello dell’invasione militare della Federazione Russia e dell’inizio del conflitto bellico. Un giorno terribile per l’Ucraina e per l’umanità.”

Lo dichiara il Presidente del Consiglio Comunale, Massimo Bello, a proposito del triste anniversario che, a distanza di un anno, ha provocato “migliaia di vittime innocenti e la distruzione di intere città ucraine – si legge nella nota della Presidenza del Consiglio – spezzando, quella notte di un anno fa, il sogno e le speranze di un Popolo, e minando il futuro di una Nazione.”

“Dopo un anno, il Consiglio Comunale di Senigallia – aggiunge il Presidente Bello – desidera stringersi, ancora una volta, attorno alle cittadine e ai cittadini ucraini, a quanti di loro risiedono nella nostra città e a coloro che, nel corso di questo anno, sono stati ospitati e supportati dalla nostra comunità cittadina, dalle nostre istituzioni e dall’associazionismo locale.”

Il Consiglio Comunale ha approvato, lo scorso anno, all’unanimità, una risoluzione, esprimendo piena solidarietà alla comunità ucraina, anche a quella residente nella nostra città e nella nostra regione, e condannando con determinazione l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il Comune si è adoperato, fin da subito, per accogliere alcune famiglie fuggite da quel teatro di guerra e, dopo alcuni incontri e contatti istituzionali con l’Ambasciata ucraina in Italia, sta preparando gli atti per realizzare un patto di gemellaggio con la città ucraina di Nikopol perché il legame tra le due comunità continui e si rafforzi.

“Il 24 febbraio di un anno fa – aggiunge Bello – milioni di ucraini hanno fatto una scelta: non quella di una bandiera bianca, ma quella di difendere una bandiera blu-gialla, quella della loro Nazione; non quella di fuggire, ma di difendersi legittimamente dall’invasione; non quella di diventare sudditi, ma di essere liberi cittadini di uno Stato libero e democratico.”

“Il 24 febbraio di un anno fa, per le cittadine e i cittadini ucraini, è stato un giorno drammatico, che ha cambiato la vita di tutti loro – conclude la nota della Presidenza – ma anche la nostra. Durante questo anno, Senigallia non si è mai girata dall’altra parte, ma ha dimostrato, con i fatti, e continuerà a farlo, come la solidarietà e la cooperazione siano valori inderogabili.”

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