Il Cinema Gabbiano di Senigallia omaggia il pittore Giovanni Schiaroli
Prevista per la serata di giovedì 16 febbraio la proiezione del film "Séraphine"
Il cinema ‘Gabbiano’ festeggia i 50 anni di attività artistica del pittore Giovanni Schiaroli, mentre sta per concludersi a Palazzetto Baviera la mostra a lui dedicata e lo fa giovedì 16 febbraio prossimo, alle 20.30, quando verrà proiettato il film ‘Séraphine’.
Dopo la visione ci sarà spazio per un dialogo inedito e vivace, dal titolo “Noi e l’arte”. Flavia Cammarata, operatrice culturale, laureanda in Management Beni culturali, Filippo Fattorini, laureando in Storia e tutela dei beni archeologici, artistici , archivistici e librari, Pamela Giulietti, operatrice museale, laureanda in Storia dell’Arte contemporanea si confronteranno con Schiaroli, in uno scambio di esperienze e visioni accomunate dal grande amore per l’arte. Coordina Marco Pettinari – operatore museale, dottore in Lettere, indirizzo storico artistico.
Schiaroli nasce nel 1949 a Filetto, nella campagna senigalliese, dove ancora vive e lavora. Autodidatta, sin da bambino passa le giornate osservando e riproducendo la realtà che lo circonda, realizzando su tela un racconto poetico del proprio vissuto. Sempre attento alle dinamiche sociali e culturali del suo tempo, indaga anche l’umanità nascosta dell’uomo che la abita: le sue ansie, i suoi dolori esistenziali, ma, al contempo, anche le speranze e la certezza di un riscatto futuro. Oltre che nelle Marche, ha viaggiato e lavorato in tutto il mondo, come dimostrano le mostre su Giacomo Leopardi e I Promessi Sposi a Parigi, Roma e Buenos Aires.
Il film “Séraphine”, apprezzatissimo lavoro francese, parla di una governante di mezza età, che vive nella Francia dei primi del Novecento e che ha un notevole talento per la pittura. La donna dipinge seguendo quello che lei considera come un’ispirazione religiosa che trova osservando la bellezza della natura, durante le passeggiate che ogni giorno compie per andare a lavoro. Ammira le piante, gli alberi, i fiori e il vento, finendo per cogliere dalla natura stessa gli elementi per dipingere, come una manciata di terra o il sangue di un maiale morto. La vita della donna sarà inevitabilmente stravolta dall’incontro con un celebre critico d’arte che crederà nel suo talento.
(Ingresso, posto unico 5 euro).
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