La scuola del fare, la scuola delle mani e dei piedi, la scuola della creatività e del gioco: è la sintesi di ciò che hanno vissuto tutti gli alunni e i professori della “Mercantini” in questa settimana appena conclusa.

 

Una settimana di scuola alternativa, diversa, insolita, un tempo di scoperte, di energie liberate, di impegno intenso e divertente nello stesso tempo. 

 

A Pinzolo, sulle Alpi, in provincia di Trento 143 alunni su sci e snowboard, alle prese con sport impegnativi e formativi nello stesso tempo. Hanno messo alla prova la loro autonomia, la fatica di cadere, rialzarsi e attendere i compagni; hanno ammirato panorami mozzafiato guidati dai maestri di sci. Ma soprattutto hanno sperimentato la bellezza e la ricchezza di condividere ogni momento della giornata con compagni di età diverse dai pasti ai momenti di festa dopo cena. Per molti era la prima volta fuori casa da soli ed è stata una grande opportunità per crescere. 

 

A Senigallia alunni occupati in dieci diversi laboratori: dal teatro al gioco degli scacchi, dalle arti al ricamo-uncinetto, dalla fotografia ai giochi inglesi in lingua e a quelli musicali-matematici, infine un laboratorio di storia di Senigallia che ha portato i ragazzi in visita ai luoghi romani, medioevali e rinascimentali del centro storico.  Alcuni gruppi sono stati guidati da insegnanti della “Mercantini”, altri da esperti esterni, come il signor Mario Pizzi, istruttore nazionale e guida del centro scacchistico di Senigallia, la signora Marisa Romagnoli, Monica Saviotti dell’Associazione “Chiaro scuro” di Marotta. La settimana si è conclusa sabato 14 con una passeggiata a piedi al convento delle Grazie, dove i ragazzi hanno potuto scoprire la storia roveresca del luogo, visitare il convento e la sacrestia della chiesa, il museo della mezzadria nell’antico convento francescano. Un viaggio nel passato, partendo dalle nozze del 1474 tra Giovanni della Rovere e Giovanna da Montefeltro, che hanno segnato la storia della nostra città. Fare storia è contemplare luoghi e opere, mettere le mani tra i materiali del passato, sedersi là dove donne e uomini di altri tempi hanno sostato; e la nostra città è un vero libro aperto, scritto con diversi linguaggi, a nostra disposizione per avvicinarci alla Storia con passione e uscire dall’idea che solo uomini illustri e famosi personaggi hanno segnato il passato. 

 

Esperienze diverse e coinvolgenti che resteranno nella memoria dei nostri alunni. 

 

La ripresa delle lezioni sorprenderà tutti, percorrendo il corridoio del secondo piano decorato dai ragazzi del laboratorio di pittura ed entrando nella rinnovata aula di Arte.

Il ritorno nelle proprie classi sarà anche una grande opportunità di scambio e di condivisione, con la speranza di aver trasmesso loro nuove competenze manuali e rinnovato entusiasmo per la conoscenza.