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Giovedì 15 dicembre inaugurata la Sala Rosa Giulia

Nell'ospedale di Senigallia

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L'ospedale di Senigallia
Giovedì 15 dicembre, alle ore 15,30, presso l’Ospedale di Senigallia, verrà inaugurata la Sala Rosa Giulia, ubicata nel monoblocco al 6° piano, che rappresenta uno spazio complementare al percorso di cure oncologiche.
 

L’obiettivo della Sala Rosa è quello di accogliere, informare e sostenere la paziente durante tutto il periodo della malattia. Nel servizio lavorano professionisti formati per migliorare la qualità di vita in un periodo particolarmente difficile da affrontare.
La responsabile organizzativa provvede a programmare incontri con i vari professionisti che prenderanno in carico la donna ed, eventualmente, i suoi familiari. I professionisti sono: psicologa e psicoterapeuta che seguiranno la paziente (ed i suoi familiari) nelle fasi più importanti della malattia; consulente estetica APEO, che provvederà ad effettuare consulenze e trattamenti oncoestetici mirati alla preparazione e cura della pelle, prima, durante e dopo le terapie, cercando così di prevenire e migliorare gli effetti collaterali.
 
Vengono inoltre effettuate sedute di make-up per ritrovare la propria femminilità ed aumentare la fiducia in se stesse, fondamentale per completare il ciclo di cure. Infine, la consulente nutrizionale, per prevenire e migliorare i problemi legati alle terapie con l’alimentazione appropriata.
 
La Presidente A.N.D.O.S.
 Maria Rita D’Angelantonio
Commenti
Solo un commento
Glauco G. 2022-12-14 10:34:56
Non voglio passare da cattivo ma...onestamente....forse..e ripeto forse...l'ospedale di Senigallia ha bisogno di ben altro...forse..e ripeto forse....un "reparto" che serve per - ritrovare la propria femminilità - non è necessariamente quello che serve ora per migliorare le cose (visto che mancano pure gli spazi per fare qualcosa di buono)..forse e ripeto forse...è ora di iniziare ad occuparci delle persone che sono costrette a fare km e km per semplici analisi oppure a liste di attesa infinite oppure oppure oppure..insomma...credo che l'urgenza di Senigallia non sia qurella di far - ritrovare la propria femminilità - ma di CURARE MEGLIO i pazienti e con più servizi per CHI STA MALE e non per chi non si sente troppo "femmina"....sia ben chiaro...non dico che il servizio (appena innaugurato) non serva a nulla..dico solo che oggi abbiamo un paziente in coma con un polmone perforato, una importante emorrargia di sangue e un dito rotto....io punterei a fare una trasfusuione imemdiata di sangue..poi via in sala operatoria per il polmone tentando di farlo uscire dal coma e poi stecco la mano..qui invece siamo partiti dal dito rotto....io la vedo così. Ma forse mi sbaglio.
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