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In Abruzzo potete visitare le Grotte di Stiffe: le uniche grotte a risorgenza attiva

Un'oasi naturalistica che cela un patrimonio non solo di storia, ma anche di cultura e tradizioni

Grotte Stiffe Abruzzo - Photo credit: Daniele di Benedetto

L’Abruzzo non è bello solo in estate, e il suo territorio è adatto a essere visitato in ogni stagione dell’anno: un terzo del suo territorio è considerato area protetta, annoverando nel suo curriculum ben tre Parchi nazionali, un Parco regionale e oltre 30 Riserve naturali.

Le Grotte di Stiffe, ad esempio, sono una delle meraviglie annoverate dal territorio abruzzese. Si trovano all’interno del Parco naturale regionale Sirente Velino, e si trovano all’apice della forra che sovrasta il paesino di Stiffe, che è una frazione del Comune di San Demetrio ne’ Vestini.

All’interno delle Grotte di Stiffe scorre il fiume Rio Gamberale che le attraversa per 6 chilometri. Dall’ingresso della grotta è possibile godere del paesaggio mozzafiato sulla conca aquilana dominata dalla catena del Gran Sasso. Le visite sono guidate da esperti accompagnatori e hanno la durata di 1 ora, e rappresentano una meta perfetta per una gita fuoriporta da organizzare durante il fine settimana.

Ecco gli orari per un tuffo nel cuore della natura:

– Dal 1 Aprile al 15 Ottobre: dalle 10.00 alle 18.00 (chiusura biglietteria alle 17.45 con ultimo ingresso alle 18.00)

– Dal 15 Ottobre al 31 Marzo: dalle 10.00 alle 17:00

 

Il flusso del fiume cambia a seconda della stagione, donando al paesaggio peculiarità sempre nuove: tra l’inverno e la primavera, ad esempio, il fiume in piena portata, regalerà cascate mozzafiato.

Si parla di risorgenza, ossia il fiume riaffiora al loro ingresso creando uno spettacolo caratteristico. La risorgenza era conosciuta dagli abitanti del luogo già nel corso degli anni, e agli inizi del XX secolo proprio la presenza della copiosità dell’acqua ha permesso la costruzione di una centrale idroelettrica, che ha costituito fonte di energia fino alla sua distruzione avvenuta durante la Seconda guerra mondiale.

 

Le Grotte di Stiffe sono un luogo molto visitato, basti pensare che nel solo corso di quest’anno gli ingressi sono stati circa 58mila, grazie anche a un comprensorio che permette al visitatore una vasta scelta di cose da fare e luoghi da vedere. Nelle vicinanze sono infatti presenti numerosi borghi facilmente raggiungibili, e le grotte distano 20 km dall’Aquila, da Santo Stefano di Sessanio e da Calascio, 100 km da Roma e meno di 100 km da Pescara. Per prenotare basta accedere al sito delle Grotte di Stiffe.

La visita si compie in gruppi, e si svolge su un itinerario lungo 700 metri. All’interno delle Grotte si snodano diversi ambienti, ognuno con una propria caratteristica e un distinto fenomeno. Ad esempio, potrete godere della suggestiva Sala del Silenzio, dove lo scorrere del fiume è silenzioso, della Sala della Cascata, dove scorre la prima cascata con un salto di circa 25 metri, oppure potrete soffermarvi nella sala delle Concrezioni, ammirando stalattiti e stalagmiti senza dimenticare la distesa d’acqua del Lago Nero, prima di giungere all’ultima cascata che rappresenta uno dei luoghi più affascinanti di tutto il complesso carsico.

Inoltre, nelle sale ad inizio percorso è ospitata una colonia di pipistrelli, che si è insediata all’interno delle Grotte alla ricerca di un luogo di rifugio caldo in cui trascorrere il loro periodo di letargo, per poi fuoriuscire nuovamente in primavera. Non a caso la mascotte delle Grotte è proprio il pipistrello.

 

Il progetto di valorizzazione turistica della grotta risale a oltre trent’anni fa, ma solo negli anni Ottanta si è provveduto alla realizzazione dello stesso, per giungere, nel 1991, all’inaugurazione del Complesso Turistico “Grotte di Stiffe”.

 

Le Grotte di Stiffe sono un’oasi naturalistica che cela un patrimonio non solo di storia, ma anche di cultura e tradizioni. Un’eredità ricca che affonda le proprie radici in un passato che conserva ancora oggi i segni visibili del proprio passaggio. Un territorio consapevole del proprio valore che, attraverso anche una rete di strutture funzionali, offre un importante supporto al visitatore. Ecco qualche esempio:

– Centri Visita – sono strutture finanziate dall’Ente per valorizzare il patrimonio naturalistico e culturale del territorio. Al momento, sono attivi il Centro Visita del Camoscio a Rovere di Rocca di Mezzo e il Centro Visita del Capriolo di Fontecchio;

– Centro di Educazione Ambientale del Parco – si trova a Rovere di Rocca di Mezzo, ed è una struttura informativa, educativa e formativa che rivolge le proprie attività sia ai residenti (ragazzi e adulti) che ai numerosi visitatori;

– Punti Informazione del Parco – sono diffusi su buona parte del territorio, in grado di assistere il turista ed aiutarlo nell’organizzazione del suo soggiorno.

 

Il Parco offre la riscoperta di una mobilità lenta: percorrere i sentieri senza fretta e assaporare i tesori della flora. Un nuovo modo di conoscere questa parte d’Italia immersi interamente nella natura che emoziona e coinvolge.

 

Numerose le attività consigliate, tra cui:

bici, cavallo, nordic walking, trekking, ciaspolate, sci escursionistico, partecipazione alla vita rurale, osservazione Naturalistica. Qualunque mezzo o attività decidiate di praticare, fermatevi a catturare gli odori, i suoni e i colori della natura, a scoprire le trame storiche e culturali di luoghi antichi e autentici. E dopo un po’ di attività fisica, perché non godere della ricchezza enogastronomica della zona? Una terra ricca come questa offre delizie per tutti i palati, dal tartufo nero allo zafferano.

 

Per chi volesse trascorrere un periodo immerso nella coinvolgente natura abruzzese, ecco alcuni luoghi da visitare che si trovano nei dintorni delle Grotte:

– il Lago Sinizzo, il maggior specchio d’acqua della Valle dell’Aterno, nel territorio comunale di San Demetrio ne’ Vestini. Di forma circolare, è un lago di origini carsiche. Il lago è alimentato da due sorgenti di acqua potabile ed è contornato da tre splendide colline ricche di faggi e querce. Pur avendo subito gli effetti del rovinoso terremoto del 2009, interventi e lavori di consolidamento hanno permesso di poter ammirare ed usufruire ancora delle sue bellezze tanto che è meta turistica molto frequentata e di grande apprezzamento. Dista 20 km da L’Aquila.

– il borgo di Santo Stefano di Sessanio e Rocca Calascio, un antico borgo medioevale che sorge su un’altura di 1460 metri d’altitudine. Rocca Calascio ospita una fortezza costruita intorno al XII secolo, in una posizione strategica che consentiva di controllare le vallate abruzzesi. In seguito ad un violento terremoto che si è verificato nel XVIII secolo, Rocca Calascio è andata in gran parte distrutta e, dopo questo episodio, la popolazione ha deciso di trasferirsi più a valle, nell’odierna cittadina di Calascio.

Per poter godere al meglio della visita, sono necessari alcuni accorgimenti, dato che la temperatura interna è di 10 gradi tutto l’anno, è consigliato un abbigliamento adeguato e scarpe comode possibilmente con suola antiscivolo. Gli animali non sono ammessi in Grotta, neanche di piccola taglia.

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Venerdì 2 dicembre, 2022 
alle ore 10:15
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